Pubblicato il: 18/09/2019 13:52
La bozza del decreto legge sui cambiamenti climatici, annunciato dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che l’AdnKronos è in grado di anticipare, conta 14 articoli suddivisi in 4 capi e prevede l’istituzione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri di una Piattaforma per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell’aria, “presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri o, su sua delega dal ministro dell’ambiente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”.
Tra i compiti previsti: studiare le attuali emissioni in atmosfera a livello nazionale; redigere un Programma nazionale per il monitoraggio e la riduzione dell’inquinamento atmosferico, promuovendo accordi di programma tra Amministrazioni centrali e territoriali e proporre misure per la riduzione delle emissioni in atmosfera nei settori delle infrastrutture e trasporti, del riscaldamento e raffrescamento civile, nella gestione dei rifiuti, nelle attività produttive.
Inoltre, “è istituito il programma sperimentale di incentivazione del trasporto sostenibile per la promozione dei servizi di trasporto pubblico locale e di altri servizi ad essi integrativi da finanziare con le risorse riassegnate nel 2020 al ministero dell’Ambiente nel limite massimo di 200 milioni di euro”.
In particolare, ai cittadini che risiedono nelle città metropolitane interessate dalla procedura di infrazione europea per la non ottemperanza dell’Italia alle norme sulla qualità dell’aria, “che rottamano autovetture omologate fino alla classe Euro 4 è attribuito un credito fiscale corrisposto mediante un titolo di spesa pari a 2.000 euro, che l’interessato può utilizzare entro i successivi cinque anni ai fini dell’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale e di altri servizi ad esso integrativi, inclusi i servizi di sharing mobility con veicoli elettrici o a zero emissioni, anche in favore dei familiari conviventi”.
Il beneficio “è revocato ove il medesimo soggetto, ovvero un familiare convivente, provveda all’acquisto, al leasing o al noleggio a lungo termine di un’autovettura non a basse emissioni entro i due anni successivi”. Il credito fiscale è riconosciuto anche ai titolari di licenza di trasporto pubblico di piazza e agli autotrasportatori operanti nelle città metropolitane che “rottamano veicoli Euro 4 o inferiori, utilizzabile per la sostituzione del veicolo rottamato con veicoli ibridi o elettrici o ad emissioni ridotte”.
Trasporto scolastico sostenibile. “Al fine di promuovere il trasporto scolastico per gli studenti della scuola dell’obbligo e limitare le emissioni inquinanti in atmosfera, presso il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare è istituito un fondo in favore del servizio di scuola bus a ridotte emissioni per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, comunali e statali ricadenti nell’ambito delle città metropolitane”. In totale si parla di 10 milioni di euro annui.
Agli esercenti attività imprenditoriale che svolgono direttamente o per tramite di soggetti terzi il servizio di trasporto a domicilio per la vendita di prodotti non destinati all’esercizio dell’attività economica o professionale “è riconosciuto un credito di imposta pari allo sconto praticato al consumatore, fino al 20% del costo del servizio, fino a un importo massimo di 5.000 euro ad esercente, nel limite complessivo di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022. Il costo del servizio è fiscalmente detraibile dal consumatore in misura pari al 100%”.
IMBALLAGGI – “Al fine di ridurre la produzione di imballaggi per i beni alimentari e prodotti detergenti, per gli anni 2020, 2021 e 2022 è riconosciuto un contributo pari al 20% del costo di acquisto di prodotti sfusi e alla spina, privi di imballaggi primari o secondari” si legge in un’altra delle misure previste dalla bozza decreto legge.
In particolare “agli esercenti di attività commerciali che acquistano tali beni, il contributo è riconosciuto sotto forma di credito d’imposta, fino ad un importo massimo annuale di euro 10.000 per ciascun beneficiario, nel limite complessivo di 10 milioni di euro per l’anno 2020, 2021 e 2022”. Ai soggetti acquirenti “il contributo è anticipato dal venditore dei beni come sconto sul prezzo di vendita ed è a questo rimborsato sotto forma di credito d’imposta di pari importo, nel limite complessivo di 10 milioni di euro per l’anno 2020, 2021 e 2022”.
Infine, “agli esercenti di attività commerciali che realizzano punti vendita di prodotti sfusi e alla spina, per gli anni 2020, 2021 e 2022 è riconosciuto un contributo pari al 20% del costo di acquisto delle attrezzature per l’erogazione di prodotti sfusi e alla spina nell’ambito della propria attività, nel limite complessivo di 10 milioni di euro per l’anno 2020, 2021 e 2022”.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Adnkronos.