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Pubblicato il: 30/07/2019 17:16
“Con la sentenza n. 10049/2019 il Tar del Lazio ha respinto i ricorsi presentati da Conai e Corepla per l’annullamento del decreto di autorizzazione del Coripet, riconosciuto il 24 aprile 2018 da parte del ministero dell’Ambiente e sottoposto a verifica di funzionamento nel periodo biennale di sperimentazione”. Così Coripet in una nota.
“La sentenza, sulla scia del diritto europeo, contiene importanti conferme su numerosi temi che interessano più direttamente Coripet (come la qualifica in termini di produttori dei propri consorziati), ma anche, più in generale, il complessivo sistema nazionale di recupero e riciclo degli imballaggi”, spiega la nota.
“Viene chiarita, ad esempio, la necessità del superamento dell’attuale modello monopolistico, l’obbligo dell’accesso alle infrastrutture di raccolta e selezione, in condizioni di parità tra loro, da parte di tutti i sistemi di responsabilità estesa del produttore (Epr schemes), il valore aggiunto degli eco-compattatori, fuori dal campo della privativa comunale, nell’incrementare i risultati di raccolta e riciclo delle bottiglie in Pet, come impone oggi la direttiva (Ue) 2019/904 (Sup – single use plastic) e, infine, la necessità di tener conto dell’esistenza di più sistemi di Epr in fase di ridefinizione degli accordi attualmente vigenti che regolano l’accesso a dette infrastrutture, in ottica di condivisione delle stesse e di collaborazione tra i vari consorzi”, si legge.
“Siamo pienamente soddisfatti per le conferme arrivate dal Tar che allineano il nostro Paese ai sistemi più virtuosi presenti in altri Stati Ue – afferma Corrado Dentis, presidente Coripet – Non solo il Tar dà pieno titolo al nostro riconoscimento, ma altresì fornisce indicazioni inequivocabili per quanto concerne i futuri rapporti di collaborazione tra i sistemi di Epr e tra questi e i gestori delle infrastrutture di raccolta e selezione. Possiamo proprio dire che la sentenza è pienamente in linea con gli obiettivi che Coripet si pone, cioè rendere concreto il ciclo ‘da bottiglia a nuova bottiglia’, ed arrivare a intercettare e recuperare il 90% delle bottiglie di plastica Pet immesse sul mercato dalle aziende produttrici consorziate”.
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