Pubblicato il: 15/04/2020 12:36
Cibo a domicilio, spesa sospesa e raccolta fondi per aiutare la città in questo momento di emergenza. NaturaSì aderisce all’iniziativa “Per Padova noi ci siamo” voluta da Comune, Diocesi e Centro Servizio Volontariato provinciale di Padova. Un progetto abbinato a una raccolta fondi che mette insieme il mondo del volontariato con quello dei servizi pubblici e delle realtà produttive, nell’ottica di un coinvolgimento dell’intera comunità già avviato dal percorso di “Padova Capitale europea del volontariato”.
Lo fa mettendo a disposizione i suoi punti vendita (via Santa Lucia 21, via Vicenza – via Digione 12 e via Cardinale Callegari 2) per i volontari che si occupano di fare la spesa per chi non può uscire di casa, oltre ad impegnarsi a divulgare, presso la propria clientela, l’iniziativa di raccolta fondi. Anche a Padova, inoltre, NaturaSì attiva la ‘spesa sospesa’ per invitare i cittadini a lasciare cibo non deperibile per i più bisognosi.
“La nostra azienda ha aderito in modo spontaneo all’iniziativa, ci sentiamo parte di una comunità operosa e solidale e vogliamo agire in rete laddove possibile, a Padova e in altri comuni italiani, con tutti i soggetti che si adoperano per non lasciare indietro nessuno”, dichiara Fausto Jori, amministratore delegato di NaturaSì.
NaturaSì, spiega Emanuele Alecci, presidente del Csv, “è tra i primi ad aver risposto alla nostra chiamata alla solidarietà con l’iniziativa della spesa solidale: un modo semplice per permettere a tutti di fare la propria parte. Ringrazio l’azienda che ha dimostrato, anche in questa occasione, che essere partner di Padova Capitale europea del Volontariato significa entrare in una logica di cooperazione e integrazione tra tutti i soggetti, profit e no profit, del territorio”.
Le richieste sono raccolte dal Comune di Padova attraverso il numero dedicato 0492323009 #chiamacipure. Le disponibilità sono raccolte e vagliate dal Csv Padova attraverso il numero 0498686849 (interno 1) o attraverso la mail [email protected] #iocisono.
“Da questo momento di difficoltà – sottolinea Jori – possiamo uscire ritrovando il sano equilibrio tra salute del pianeta, la solidarietà e la giustizia sociale: cardini su cui abbiamo sempre fondato l’agire della nostra azienda. Dobbiamo orientare le scelte future a partire da adesso alla salvaguardia della biodiversità, dell’ambiente, dell’agricoltura e del clima, senza cercare scorciatoie che rischiano di portarci a nuove crisi planetarie. Con questa convinzione siamo nati e facciamo oggi la nostra parte”.
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