Pubblicato il: 03/04/2020 14:25
Doveva essere un momento cruciale di analisi e proposte per la tutela della biodiversità e dell’ambiente mondiale per i prossimi dieci anni. A causa della pandemia da Coronavirus il congresso della Iucn (Unione Mondiale per la conservazione della natura) è stato rinviato al 7-15 gennaio 2021; doveva svolgersi a Marsiglia dall’11 al 19 giugno.
Al congresso erano previsti 10mila partecipanti, 800 speaker da 60 Paesi di tutto il mondo, centinaia di sessioni tra forum, seminari e sedute plenarie dell’assemblea generale. Sette le aree tematiche oggetto di incontri, dibattiti, analisi e proposte da presentare all’opinione pubblica e ai governi di tutto il mondo: territorio; acqua e risorse idriche; oceani; mutamenti climatici; diritti e governance; sistemi economici e finanziari; conoscenza, innovazione e tecnologie.
Oltre all’elezione del consiglio e degli organismi direttivi della Iucn, l’assemblea doveva assumere delle raccomandazione e indicazioni operative per la conservazione della natura per il prossimo decennio, indirizzate soprattutto alle istituzioni internazionali, ai governi e ai policy makers. Tutto rinviato a gennaio, la Iucn comunicherà ai suoi soci le modalità di riorganizzazione e se alcune delle attività previste potranno svolgersi in via telematica.
L’Unione internazionale per la conservazione della natura (International Union for Conservation of Nature – Iucn) è un’organizzazione internazionale che opera nel campo della conservazione della natura e dell’uso sostenibile delle risorse naturali il cui obiettivo, sulla base di raccolta e analisi di dati, con ricerche e progetti sul campo, è di influenzare le azioni di governi, imprese e altre parti interessate fornendo informazioni e consulenza e costruendo partenariati.
Lo scopo è di “incoraggiare e aiutare le società di tutto il mondo nel preservare la natura e garantire che qualsiasi uso delle risorse naturali sia equo ed ecologicamente sostenibile”. Ne fanno parte 1367 organizzazioni pubbliche o private impegnate nella difesa della natura, compresi gli Stati (22 quelle italiane) e singoli cittadini (esperti, ricercatori o semplici appassionati ai temi ambientali).
La Iucn ha lo status di osservatore presso l’Onu e svolge un ruolo nell’attuazione di numerose convenzioni internazionali sulla conservazione della natura e la biodiversità. L’Unione è nota al grande pubblico soprattutto per l’elaborazione e il periodico aggiornamento della Lista Rossa (Red List Iucn) delle specie minacciate, che valuta lo stato di conservazione delle specie animali e vegetali in tutto il mondo. Più recentemente ha ideato e promosso la metodologia Green List, per la valutazione dell’efficacia di gestione delle aree protette nel mondo.
Lo Stato Italiano è membro dell’Iucn ed è rappresentato dal ministero dell’Ambiente. Il Comitato Italiano per l’Iucn è stato costituito nel 2005 ed è collocato a Roma, presso la sede di Federparchi.
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