L’incontro aprirà la Fiera agricola internazionale. Con Ermete Realacci, leader storico -e oggi presidente onorario- di Legambiente, presidente della Fondazione Symbola. Moderatore Edoardo Raspelli con Alessandra Natali
I cittadini-consumatori della Sinistra e Destra Piave, dove la superficie vitata è aumentata notevolmente negli ultimi anni, hanno sviluppato una percezione diversa della sostenibilità ambientale, anche emotiva e spesso legata alla preoccupazione per la propria salute. Questi meccanismi devono essere indagati anche secondo dinamiche psicologiche. Nel contempo, la sostenibilità non va più intesa soltanto come sostenibilità ambientale, ma anche sociale ed economica.
Per Realacci sostenibilità è, in senso globale, “difesa dell’ambiente inteso come intreccio inimitabile di natura, cultura, coesione sociale, creatività e punto di forza di tutte le risorse italiane più preziose – il paesaggio, i beni culturali, il turismo di qualità, il made in Italy –, e difesa delle produzioni agroalimentari, oltre a tutte le iniziative dirette a liberare le città dall’inquinamento, dal traffico e dall’abusivismo edilizio, fino alla lotta alle ecomafie”. Symbola, Fondazione per le qualità italiane, che l’ex-presidente della Commissione Ambiente della Camera oggi presiede, si può definire la “lobby delle qualità italiane” che parla alla politica, all’economia e alle istituzioni per indirizzare lo sviluppo del Paese verso la qualità, la sostenibilità, la cultura. E le ricerche di Symbola sono approfondimenti su diversi temi legati alla qualità.
La Tavola rotonda, coordinata da Coldiretti, si aprirà con la presentazione di Alberto Nadal, amministratore unico delle Fiere di Santa Lucia, e con il saluto dell’assessore regionale all’Agricoltura Giuseppe Pan. Si approfondiranno quindi le tematiche legate ad ambiente, biodiversità anche culturale e produttiva, Politica agricola comunitaria, che da una parte premia con contributi le pratiche agricole sostenibili. Ma in una UE che ha tante agricolture diverse e tanti ambienti diversi il concetto di sostenibilità è necessariamente diverso…
E a proposito di biodiversità produttiva, Alberto Nadal porta come esempio i meravigliosi formaggi veneti: “I formaggi italiani sono, secondo alcune fonti, 487. Ma soltanto a Caseus Veneti se ne presentarono qualche anno fa 365, “uno al giorno”, e senza tener conto delle piccole e piccolissime produzioni artigianali, come quelle di malga. E la Francia, nota in tutto il mondo per i suoi molteplici formaggi, in realtà ne ha solo 246”.
Si parlerà inoltre, a cura di Coldiretti Nazionale e di Coldiretti Veneto, di sostenibilità amministrativa e burocratica, necessaria per salvaguardare i produttori, e anche di turismo sostenibile.
La verve di Edoardo Raspelli potrà rendere certamente più accessibili al grande pubblico questi argomenti, apparentemente tecnici e distanti, ma in realtà sempre più sentiti dalla popolazione.
In chiusura, cinque statuine del presepio saranno consegnate alle province venete colpite dalle recenti calamità naturali.