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Pubblicato il: 28/06/2019 16:19
Il progetto “Dall’energia al turismo: la nuova vita dell’ex centrale elettrica di Porto Tolle” vedrà la sua luce a fine 2022-2023. L’annuncio è stato dato oggi a palazzo Balbi, da Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, alla presenza del presidente della regione Veneto Luca Zaia, del sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli e dei vertici dell’azienda Human Company, che darà vita al progetto: “Questa centrale – ha continuato Starace – è stata la colonna portante del sistema elettrico nazionale per tutto il NordEst, ha lavorato molto, è stata ben utilizzata, ma ora è il passato”. L’azienda si accollerà gli oneri di demolizione e bonifica, ove necessario: “Con l’obiettivo di mantenere l’occupazione sul territorio – ha spiegato il direttore generale -. Manca la caratterizzazione e la valutazione, che faremo con l’Arpa, dei territori da bonificare e in che modo”.
L’emblema della centrale, la ciminiera, rimarrà: “E un simbolo – ha precisato Starace – oltre che l’edificio più alto d’Italia non in acciaio. Avrà un utilizzo turistico, del resto è un punto di riferimento per chi naviga sul delta del Po“. Infine, il direttore generale di Enel ha concluso: “Questo progetto è un esempio di economia circolare, l’indotto lavorativo sarà maggiore di quello che si è realizzato finora, i tempi cambiano e così anche le realtà”.
“Abbiamo spiegato la nostra idea al territorio con fasi di ascolto che hanno coinvolto imprenditori, architetti e professionisti – ha proseguito Starace – c’è stato un processo competitivo che ha portato alla formulazione di un tavolo comune”.
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