Con una piccola donazione possiamo fare un regalo originale e contribuire a salvare le tartarughe marine. Puoi adottare la mamma tartaruga Ondina su www.tartalove.it
Difficile parlare delle mamme senza diventare un po’ sentimentali. In natura tutte le mamme sono straordinarie con i loro piccoli ed è per questo che in occasione della festa della mamma vogliamo proporre un regalo speciale. Che faccia felice chi lo riceve ma che abbia anche un grande valore per chi lo sceglie, consapevole di aver fatto un piccolo grande gesto.
Per Legambiente, ogni anno circa 40 mila tartarughe marine vengono catturate accidentalmente dai pescatori; moltissime muoiono a causa della plastica e dei rifiuti ingeriti, altre per traumi causati dal traffico nautico. I nidi sulle spiagge possono essere travolti dai trattori spazza spiaggia e i piccoli appena nati, disturbati da luci e rumori molesti, possono perdere l’orientamento e non raggiungere il mare.
Insomma, la tartaruga marina rischia di estinguersi a causa delle attività antropiche e seppure la sensibilità nei confronti di questi affascinanti animali sia aumentata negli ultimi anni, c’è ancora molto da fare. E tutti possiamo contribuire anche scegliendo il regalo giusto per la festa della mamma: sul sito www.tartalove.it è possibile adottare simbolicamente una tartaruga marina da regalare alla mamma che riceverà un piccolo kit di adozione paper-free, che include un certificato di adozione, una fotografia della tartaruga scelta e un racconto della sua storia. Perché ogni esemplare salvato ha una storia da raccontare. Come Ondina, una Caretta caretta di circa 75 centimetri che, nonostante le numerose imbarcazioni in transito e i turisti sulla spiaggia, la scorsa estate ha deposto le sue uova sul bellissimo litorale di Acciaroli, in provincia di Salerno, scegliendo con cura un luogo appartato, il più possibile lontano da presenze moleste.
Un evento naturale certo, ma per niente scontato. Sono sempre più rare infatti le spiagge idonee, silenziose e incontaminate, dove le tartarughe marine possono nidificare tranquillamente, al riparo dai predatori naturali ma soprattutto dalla presenza umana che spesso, anche inconsapevolmente, minaccia la riuscita dell’impresa.