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E finalmente una legge per il recupero della plastica in mare

La plastica, anche degradata e ridotta in frammenti, è letale per l’ecosistema marino e delle acque interne. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa predispone una legge che coinvolgerà direttamente i pescatori, i maggiori danneggiati

Una legge per consentire il recupero della plastica in mare, con il coinvolgimento dei pescatori, “grande risorsa del Paese”. Ad annunciarlo il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, intervenuto a Roma alla presentazione di “Mediterraneo da remare”, campagna promossa da Univerde e Marevivo per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di tutelare il mare. “Penso di incardinare nelle prossime settimane la prima legge sul mare che parla in particolare della plastica nel mare – ha spiegato Costa – seguendo la linea indicata dalle direttive comunitarie, che intendiamo anticipare in Italia”. “Ma non si tratta di una legge contro qualcuno – ha spiegato il Ministro – inseriremo un primo step sull’economia circolare, quindi punteremo sul riuso della plastica. Gli imprenditori saranno dalla nostra parte, tutelando allo stesso tempo l’ambiente”.

Il passo successivo, ha continuato il Ministro “sarà quello di utilizzare la grande risorsa del Paese che sono i nostri pescatori. Ormai – ha aggiunto – il 50% del loro pescato è plastica. Attualmente non lo possono nemmeno portare a terra, quindi interverremo sulla legge, la 152/2006, il codice dell’ambiente, per consentire loro di portare la plastica a terra. In questo modo potranno svolgere un servizio sociale, con il sostegno del Ministero dell’Ambiente. Potranno pulire il mare senza rischiare conseguenze giuridiche e alimentando i consorzi del riciclo”.

Fonte: AGI

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