Protezione civile. Al via un Piano da 9,5 milioni di euro per continuare gli interventi dopo il maltempo, l’emergenza neve e gelicidio che hanno colpito l’Emilia-Romagna nel febbraio e marzo 2018
Un pacchetto di 81 interventi di protezione civile da oltre 5 milioni e mezzo in una sessantina di Comuni per riaprire e ripristinare la viabilità locale e provinciale, ricostruire difese spondali, evitare l’isolamento di centri abitati, garantire la sicurezza di corsi d’acqua e versanti nelle province colpite dall’emergenza maltempo di febbraio e marzo: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. E contributi ai comuni dell’Appennino emiliano-romagnolo per più di 3 milioni 400 mila euro destinati a coprire parte delle spese eccezionaliper la gestione della neve caduta tra febbraio e marzo.
Vale 9 milioni e mezzo di euro il Piano messo a punto dalla Regione per continuare le opere di sicurezza del territorio dopo le piogge, le nevicate e il gelicidio dei mesi scorsi.
Lo haapprovato il Presidente Bonaccini con un proprio decreto dopo il via libera – arrivato nei giorni scorsi dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile – all’uso delle risorse rese disponibili dal Governo Gentiloni con la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale.
Siaggiungono ai due milioni stanziati dalla Giunta regionale immediatamente dopo gli eventi.
“Con i 9 milioni e mezzo di euro assegnati all’Emilia-Romagna dal precedente Governo, la Regione ha predisposto un Piano per dare risposte concrete ai Comuni e alle comunità colpite dalle conseguenze delle precipitazioni abbondanti di febbraio e marzo- spiega Paola Gazzolo, assessore regionale all’Ambiente -. Un Piano condiviso con i territori che permetterà di assicurare un’importante boccata d’ossigeno ai bilanci degli enti locali, a fronte delle spese eccezionali legate alla rimozione della neve, e di rispondere alle principali criticità aperte con opere e lavori indispensabili per la sicurezza di chi vive e lavora in particolare in Appennino”. “Quelli programmati sono interventi urgenti e non rimandabili. Ora – conclude Gazzolo – attendiamo dal nuovo Governo un ulteriore provvedimento che stanzi altre risorse per continuare la messa in sicurezza di corsi d’acqua e versanti. La Regione è già al lavoro, con i Comuni e tutti gli enti competenti per la difesa del suolo, per definire l’ammontare della richiesta, come prevede il Codice di protezione civile entrato in vigore a inizio anno”.
Nel bolognese il Piano conferma i fondi, per 240 mila euro, promessi dal Presidente Bonaccini per evitare l’isolamento di centri abitati e riaprire la viabilità dove già interrotta a Castel d’Aiano, Monghidoro, Marzabotto, San Benedetto Val di Sembro e Gaggio Montano. Lo stesso nel riminese, a Case Poggioli di Novafeltria, dove è previsto un maxi intervento di 380mila euro.
Nel forlivese-cesenate, con 130 mila euro, sarà ripristinata la provinciale “Carnaio”, a Bagno di Romagna, per il rientro delle persone sfollate nelle loro abitazioni. E ancora: sempre per scongiurare isolamenti sono previsti due cantieri importanti nel reggiano, per 750mila euro: a Ventasso, sulla provinciale 91 “Collagna Vaglie Ponte Rossendola”, in località Casenuove (450 mila euro) e a Villa Minozzo strada comunale Secchio-Deusi (300 mila euro). Ripristini e messa in sicurezza della viabilità, anche con il consolidamento dei versanti, la fanno da padrone in tutte le province: da Piacenza, dove il cantiere più rilevante aprirà a Bobbio sulla comunale per S. Cristoforo e Dezza (100 mila euro) a Modena, con opere sulla strada per Fellicarolo, a Fanano (140 mila euro).
A completare il quadro, gli interventi di sicurezza idraulica, tra cui le opere di somma urgenza per assicurare il pieno funzionamento delle porte Vinciane a Cesenatico (150 mila euro) e i lavori di regimazione dei corsi d’acqua.
Il dettaglio delle opere
In provincia di Piacenza gli interventi sono 11 (a Bettola, Bobbio, Carpaneto Piacentino, Cerignale, Coli, Farini, Ottone e Vigolzone) per un totale di 405mila euro.
Sono 9 gli interventi in provincia di Parma (Bedonia, Berceto, Langhirano, Lesignano de Bagni, Monchio delle Corti, Palanzano, Tizzano, Valmozzola e Varano de Melegari) con un investimento di risorse pari a 394mila euro.
Altri 2 interventi sono cantierabili in provincia di Reggio Emilia (a Ventasso e Villa Minozzo) per 750mila euro.
Nel modenese gli interventi sono 12 (Fanano, Frassinoro, Lama Mocogno, Marano sul Panaro, Montefiorino, Montese, Palagano, Prignano sulla Secchia, Sestola, Vignola, Pavullo nel Frignano) per complessivi 845mila euro.
Nel bolognese sono in arrivo un milione 110.460 euro per 17 interventi (a Casalfiumanese, Castel d’Aiano, Castel San Pietro Terme e Monterenzio, Castiglione dei Pepoli, Fontanelice, Gaggio Montano, Lizzano in Belvedere, Marzabotto, Monghidoro, San Benedetto Val di Sambro, Camugnano).
Due Comuni sono beneficiati in provincia di Ravenna (Casola Val Senio e Brisighella) per complessivi 118mila euro.
Nel forlivese e cesenate vengono dirottati finanziamenti pari a un milione 168.040 euro per realizzare 21 interventi nei territori di Bagno di Romagna, Borghi, Cesenatico, Civitella di Romagna, Mercato Saraceno, Portico e San Benedetto, Predappio, Rocca San Casciano, Roncofreddo, Sarsina, Sogliano al Rubicone, Tredozio e Verghereto, Castrocaro Terme, Montiano, Santa Sofia.
Infine, in provincia di Rimini si realizzeranno con le risorse in arrivo (780mila euro) 8 interventi a Casteldelci, Mondaino, Novafeltria, Maiolo, Sant’Agata Feltria e Verucchio.
Il quadro dei finanziamenti
Nel dettaglio, i finanziamenti sono così distribuiti: 5 milioni 571mila euro per interventi volti a superare l’emergenza; 152 mila euro per i contributi per l’autonoma sistemazione dei cittadini evacuati dalle loro case; 297 mila euro per le spese operative in emergenza di cui 50 mila euro per il ripristino di mezzi e attrezzature della Colonna Mobile regionale.
Altri 3 milioni 479 mila euro saranno assegnati ai Comuni colpiti dal maltempo come contributo alle spese sostenute immediatamente per la gestione dell’emergenza neve e gelicidio di febbraio-marzo 2018./OC