L’amministratore delegato di Enel, intervenendo a un forum a Rapallo, ha spiegato gli sviluppi di questo settore, che cambia di continuo con l’innovazione dei materiali. La tecnologia spinge a essere più competitivi.
Il settore energetico sta vivendo, in linea con quanto sta avvenendo per gli altri comparti «a livello globale», uno «sviluppo tecnologico molto accelerato», e l’Italia potrebbe approfittarne. Ne è convinto l’amministratore delegato dell’Enel, Francesco Starace, nel corso di una videointervista rilasciata in occasione del primo Ey Energy Forum in svolgimento a Rapallo (Genova). Il settore dell’energia sta assistendo, ha spiegato il manager, «una continua innovazione dei materiali, che diventano sempre migliori e si consumano di meno», contribuendo quindi alla «trasformazione del modo di produrre energia». A cambiare, inoltre, è lo stesso «utilizzo e il modo di usufruire l’energia». La trasformazione in atto, sia del modo di produrla sia nel suo utilizzo finale da parte dei consumatori, secondo Starace «rappresenta un’evoluzione positiva per l’Italia, che non ha fonti energetiche fossili. Quello che avviene nell’evoluzione tecnologica spinge verso una maggiore competitività in tutte le altre fonti energetiche di cui invece l’Italia è abbastanza dotata». Pertanto, ha sottolineato Starace, «tendenzialmente l’Italia ha solo da guadagnare: è un trend che richiede capacità manifatturiera, d’ingegneria e messa a punto di sistemi complessi, di gestir processi». Competenze e “risorse” che evidentemente abbondano in Italia: «meno materie prime e più dirigenza vanno bene per l’Italia», ha sintetizzato ancora l’amministratore delegato dell’Enel.