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Fase 2: a lavoro in bici, le opportunità economiche e ambientali 

A lavoro in bici, le opportunità economiche e ambientali

L’Italia, dal 4 maggio, è entrata ufficialmente nella fase 2. Con la riapertura progressiva di alcune attività lavorative, 3 milioni di lavoratori italiani stanno tornando negli uffici e nelle sedi aziendali, ponendo fortemente il problema della mobilità urbana. Per evitare che i limiti del trasporto pubblico riempiano le strade di auto in molte città si stanno prendendo provvedimento per incentivare l’utilizzo della bicicletta: la soluzione migliore, dove possibile, da un punto di vista sanitario, economico e ambientale.

A Milano, ad esempio, sono state ristrette le carreggiate delle strade, per lasciare più spazio alle piste ciclabili e Roma punta alla realizzazione di 150 chilometri di nuovi percorsi ciclabili transitori, sulle principali vie della città. Intanto dal governo centrale prende forma il bonus bici: fino a 500 euro per incentivare l’acquisto di biciclette e monopattini.

Ma quali sono le opportunità economiche e ambientali? Secondo i dati di Jojob, il principale servizio in Italia che offre alle aziende uno strumento completo di welfare aziendale dal punto di vista della mobilità, la mobilità ciclabile permette infatti un risparmio in termini di Co2 pari a 130 g/km e un risparmio economico di 0,20 euro/km.

“La fase in cui siamo entrati è davvero delicata sia dal punto di vista sanitario che economico ed ambientale” afferma all’Adnkronos, Gerard Albertengo, ceo e founder di Jojob, secondo cui “le amministrazioni, a tutti i livelli, dovrebbero guardare alle alternative al trasporto pubblico come una priorità per assicurare ai cittadini la sicurezza sanitaria ma anche un’aria respirabile”.

“Crediamo quindi che sia fondamentale sviluppare alternative concrete e facilmente realizzabili come il carpooling in sicurezza (solo due persone con guanti e mascherina) e la mobilità dolce fatta soprattutto di biciclette. La bici consente infatti di viaggiare da soli, senza inquinare, risparmiando denaro e mantenendosi in forma in una fase in cui tutte le palestre sono ancora chiuse”.

Già nel 2019, secondo l’ultimo rapporto di Jojob, l’utilizzo della bicicletta nella tratta casa -lavoro è quintuplicato rispetto al 2018, raggiungendo in 12 mesi 240.000 km percorsi, che hanno permesso di risparmiare 48.000 euro e di non emettere in atmosfera 31.200 kg di Co2. I dipendenti che raggiungono la sede di lavoro a piedi hanno invece percorso in totale 50.649,7 km, pari a +608% rispetto al 2018, per un risparmio economico di 10.129 euro e ambientale di 6.584 kg di Co2.

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