Le città ci indeboliscono e recenti studi ne sono la prova: chi vive meglio e più lungo sono coloro che abitano in luoghi verdi e non inquinati che stimolano la memoria e l’attenzione e rappresentano un vero e proprio elisir di lunga vita.
Vivere a contatto con la natura allunga la vita e migliora la salute. Non è l’espressione di un hippy degli anni ’60, bensì il risultato di uno studio condotto dalla T.H. Chan School of Public Health di Harvard che ha analizzato per ben otto anni lo stile di vita di 100 mila donne statunitensi.
I risultati hanno dimostrato che tutte le donne residenti in luoghi immersi nel verde avevano un tasso di mortalità inferiore del 12% rispetto a chi invece aveva scelto quartieri ad elevato tasso di urbanizzazione nelle grandi città.
In particolare si è osservato che la mortalità legata al cancro era inferiore del 13% nelle donne abitanti zone verdi e del 34% per quanto riguarda le malattie a carico dell’apparato respiratorio. Vivere immersi nel verde e circondati da prati e alberi si rivela un vero e proprio elisir di lunga vita, capace di influire sia sullo stato fisico che su quello psicologico delle persone.
L’umore quando si è a contatto con la natura migliora incredibilmente e già questo favorisce un innalzamento delle difese immunitarie a vantaggio di tutto il corpo nel suo insieme.
Minor inquinamento, passeggiate, alberi e animali stimolano incredibilmente il benessere.Infatti gli ambienti verdeggianti inducono le persone ad uscire di casa, favorendo il moto e la socializzazione, migliorando la memoria e l’attenzione. Gli abitanti che vivono in prossimità di boschi e foreste hanno una struttura cerebrale più sana e quindi di affrontare meglio lo stress.
I fattori sono stati confermati anche dopo aver tenuto conto anche di educazione e reddito.
Anche un gruppo di ricercatori del Vermont si è dedicato all’analisi delle corrispondenze tra vita sana e vicinanza alla natura. Recentemente i ricercatori hanno condotto degli studi relativi al rapporto tra foreste e regimi alimentari propri delle popolazioni in via di sviluppo. Lo studio, pubblicato su Science Advances, ha esaminato ben 27 paesi in via di sviluppo, coinvolgendo 43000 persone in 4 diversi continenti. Quanto emerso da questa ricerca rivela che stare vicino alle foreste garantisce ai bambini almeno il 25% in più di diversità alimentare, dimostrando come la tutela delle foreste sia un fattore essenziale per garantire e promuovere una migliore alimentazione.