– 60 importanti ONG hanno unito le forze per approvare un importante documento politico da presentare alla COP 16 della Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione (UNCCD) a Riyadh (2-13 dicembre).
– Il documento, redatto dal movimento Salva il Suolo e dall’iniziativa 4per1000, invita l’UNCCD ad ampliare le proprie aree d’azione per sostenere gli agricoltori nel ripristino della terra e della salute del suolo in tutto il mondo, data l’escalation della crisi del degrado del suolo, che costa al pianeta 24 miliardi di tonnellate di suolo fertile all’anno e ha un impatto sul sostentamento di 1,5 miliardi di persone.
– L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura ha stimato che, a livello globale, il 90% del soprassuolo potrebbe essere degradato entro il 2050. Entro lo stesso anno, si prevede che la popolazione globale sarà di 10 miliardi di persone e richiederà il 60% di cibo in più rispetto a quello prodotto attualmente. Gli esperti prevedono una crisi alimentare di dimensioni inimmaginabili.
– Oltre 1/5 del territorio italiano è a rischio desertificazione.
– Il documento sottolinea inoltre il ruolo cruciale del suolo nel sequestro del carbonio, nella perdita di mezzi di sostentamento degli agricoltori, nell’inquinamento dell’aria e dell’acqua e nella perdita di biodiversità, esortando l’UNCCD a intensificare gli sforzi e l’allocazione delle risorse. Gli agricoltori di tutto il mondo hanno urgentemente bisogno di finanziamenti per adottare pratiche rigenerative.
– “Il sostegno internazionale che questo documento sta ricevendo testimonia il crescente riconoscimento globale dell’importanza determinante che il suolo riveste per la resilienza climatica e la sicurezza alimentare”, ha dichiarato Praveena Sridhar, Chief Technical Officer di Salva il Suolo.
Sridhar ha aggiunto: “Se vogliamo che i nostri figli abbiano cibo tra 25 anni, è necessario investire maggiori risorse e sforzi per ripristinare le terre non ancora gravemente degradate e quelle desertificate. Possiamo farlo sostenendo gli agricoltori nell’adozione di pratiche rigenerative in tutte le aree geografiche. Questa COP 16 è un’opportunità per tutte le nazioni di sostenere i loro agricoltori a salvare i loro terreni”.
“Il degrado del territorio, e soprattutto del suolo, è il tema principale che deve guidare le nostre azioni comuni se vogliamo che l’umanità abbia qualche possibilità di continuare la sua avventura sulla Terra. Il degrado della terra e del suolo dovrebbe essere al centro delle nostre preoccupazioni, e non solo nelle aree già desertificate o gravemente colpite, ma ovunque l’inesorabile processo di erosione dell’acqua e del vento comprometta la salute dei nostri suoli agricoli e boschivi”. – Dott. Paul Luu, Segretario esecutivo del 4per1000
Punti salienti:
Appello globale per un ampliamento degli sforzi di ripristino: Il documento chiede l’inclusione di tutte le aree geografiche nelle iniziative di ripristino del territorio, assicurando che l’Asia e le Americhe ricevano la stessa priorità dell’Africa.
Concentrarsi sulla prevenzione: Evidenzia il rapporto costo-efficacia e l’efficienza nel dare priorità ai terreni non ancora gravemente degradati, una strategia che può evitare l’aggravarsi dei danni e accelerare il ripristino.
Sostegno agli agricoltori: Il documento chiede di rafforzare i finanziamenti e il sostegno agli agricoltori per l’adozione di pratiche agro-ecologiche, tra cui l’agricoltura rigenerativa, che può ricostruire la materia organica del suolo.