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GIORNATA MONDIALE DELLE API: CON MORÌA, A RISCHIO IL 75% DELLA PRODUZIONE DI CIBO

Dal cardo agli agrumi, dalla sulla al millefiori fino all’acacia, la mancanza di pioggia nelle regioni del Sud ha cancellato intere fioriture

La sicurezza alimentare e la sussistenza di centinaia di milioni di persone sono collegate alla sopravvivenza di esseri viventi quasi impercettibili: gli insetti impollinatori.

Con il loro lavoro, garantiscono il futuro del Pianeta, rendendo possibile circa il 75% per cento della produzione di cibo nel mondo (lo conferma l’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

Per questo nel 2017, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato, per mezzo di una risoluzione, il 20 maggio la Giornata mondiale delle api, offrendo l’opportunità di accendere i riflettori e sensibilizzare l’opinione pubblica e i decisori politici sui gravi rischi che questi insetti affrontano ogni giorno: dall’uso eccessivo di pesticidi alla perdita di habitat naturale. A questi fattori, si aggiungono i parassiti e le malattie, i cambiamenti climatici e l’inquinamento ambientale. Minacce che mettono a rischio non solo la sopravvivenza delle api, ma anche la stabilità degli ecosistemi di cui fanno parte, la sostenibilità agricola e ambientale e la conservazione stessa della biodiversità.

Nel corso degli ultimi anni, infatti, la morìa di api (ovunque nel mondo) ha raggiunto valori impressionanti, così, in concomitanza con il World Bee Day, non mancano iniziative che vogliono accrescere la consapevolezza sulla tematica.

LA GIORNATA MONDIALE DELLE API…E DEGLI APICOLTORI

Miele in Cooperativa vuole, in questa occasione, evidenziare il connubio indissolubile esistente tra api, apicoltori e ambiente e lanciare il messaggio che senza api è a rischio la biodiversità, ma senza apicoltori, le api non si salveranno.

I primi ad essere legati a filo doppio con le api, infatti, sono gli apicoltori, che oltre ad assicurare una produzione agricola di qualità, sono messi a dura prova dalla concorrenza sleale del prodotto extra UE, venduto a basso prezzo, perché non salubre e non conforme alle normative europee.

Miele in cooperativa ha deciso quindi di chiamare a raccolta importanti figure istituzionali e i media italiani in una delle regioni a più alta vocazione produttiva di Miele: l’Abruzzo.

L’appuntamento è lunedì 20 maggio, dalle ore 10, alla Torre Vinaria della Cantina Frentana, a Rocca San Giovanni, in provincia di Chieti. Qui sarà possibile, a margine del convegno e del pranzo, visitare un’azienda apistica per “toccare con mano” la meravigliosa attività degli apicoltori.

Pensare che solo l’anno scorso, il millefiori dell’Abruzzo è stato premiato come il miglior miele d’Italia. Ad eleggerlo, il “Miele del Sindaco” 2023, il premio delle Città del Miele al vasetto che più di altri identifica il proprio territorio d’origine.

Ma non basta: lo scorso febbraio, ai PIHA, Paris International Honey Awards, una fiera internazionale che mette in gara i maggiori produttori mondiali di miele, il miele abruzzese si è aggiudicato la medaglia del migliore al mondo.

 

Interverranno al convegno:

Luigi D’Eramo, Sottosegretario Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste

Luigi Ricci, Dirigente Masaf

Riccardo Babini – Presidente Miele in Cooperativa

Antonio Marascia – Presidente Confcooperative Abruzzo

Riccardo Terriaca, Presidente Confcooperative Molise

Giorgio Mercuri, Presidente Confooperative Puglia

Yvan Hennion, Presidente Gruppo Miele del Copa Cogeca

Camillo Zulli, Direttore Bio Cantina Orsogna

 

 

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