Gli effetti del cambiamento climatico, le sfide della pandemia e le opportunità del PNRR saranno al centro della principale manifestazione italiana sui temi del servizio idrico
Gli effetti del cambiamento climatico e la scarsità della risorsa idrica, le nuove sfide poste dalla pandemia e le opportunità legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. E ancora: il ruolo crescente dell’innovazione tecnologica, le applicazioni dell’economia circolare al ciclo idrico integrato e l’urgenza di riforme che consentano il rilancio degli investimenti. Sono le principali tematiche al centro del Festival dell’Acqua, ideato e promosso da Utilitalia (la Federazione delle aziende che si occupano di acqua, ambiente e energia), che torna quest’anno il 16 giugno in modalità digitale.
Giunta alla sesta edizione – dopo Genova nel 2011, L’Aquila nel 2013, Milano nel 2015, Bari nel 2017 e Bressanone-Venezia nel 2019 – la manifestazione proporrà un’intera giornata di riflessioni e approfondimenti con esponenti della politica, tecnici ed esperti del settore. L’iniziativa chiamerà a raccolta le circa 450 aziende associate a Utilitalia e tutti i soggetti che a diverso titolo si occupano dei servizi idrici e di pubblica utilità. Oltre alle tavole rotonde sono in programma collegamenti esterni, contributi video e performance musicali, per approfondire il tema dell’acqua sotto diverse angolature.
“Il Festival dell’Acqua – spiega la presidente di Utilitalia, Michaela Castelli – si conferma, pur nella nuova veste imposta dall’emergenza pandemica, come il principale appuntamento nazionale per un settore fondamentale nella ripartenza economica e sociale del Paese. Grazie anche alle risorse del PNRR, il comparto idrico può accelerare lungo il percorso virtuoso già intrapreso negli ultimi anni, che ha visto aumentare gli investimenti, la qualità e la sostenibilità ambientale dei servizi offerti ai cittadini. Di questo parleremo il 16 giugno, concentrandoci anche sulle opere infrastrutturali e sulle riforme necessarie a colmare il gap tra il Sud e il resto del Paese, e ad accrescere la resilienza delle reti di fronte alle sfide imposte dai cambiamenti climatici e dalla transizione energetica”.