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Il mondo sciopera per il clima  

Il mondo sciopera per il clima

I ragazzi di tutto il mondo scendono in piazza per salvare il pianeta. E’ il Global strike for future, lo sciopero mondiale per chiedere ai Governi di agire per fermare i mutamenti climatici. Venerdì 15 marzo è il grande giorno: in oltre 1.300 città in 98 Paesi, studenti e non solo, manifesteranno fuori a municipi e ai parlamenti nazionali. L’Italia, con le sue 109 piazze, è tra le nazioni più attive insieme a Usa (117) e Germania (141). Ma ci sono anche Svezia, Gran Bretagna, Australia, Uruguay e di recente hanno aderito anche Cina, Tanzania, Vanuatu, Cuba e Pakistan.

“Se i Paesi della Terra non prenderanno provvedimenti per limitare la diffusione dei gas serra, il riscaldamento globale potrebbe superare la soglia di 1,5 gradi tra appena 11 anni, nel 2030”: questo è stato l’avvertimento sull’attuale situazione climatica da parte dell’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change), organismo tecnico-scientifico dell’Onu sui cambiamenti climatici e il loro impatto socio-economico.

Lo sciopero nasce dall’iniziativa di Greta Thunberg , studentessa svedese di 16 anni, per chiedere una maggiore attenzione al clima e all’ambiente e assicurare un futuro migliore alle nuove generazioni. La ragazza figlia di una cantante d’opera e di un attore, a partire dal 20 agosto 2018, ha iniziato a scioperare ogni venerdì di fronte al parlamento di Stoccolma, chiedendo che le istituzioni competenti, e tutta l’umanità in generale, dessero più importanza al problema climatico.

Greta voleva sensibilizzare i governanti del suo Paese dopo che si erano sviluppati numerosi incendi boschivi in Svezia a seguito di ondate di calore anomale. L’iniziativa di Greta, che convive con la sindrome di Asperger, ha riscontrato successo fin da subito. Molte associazioni e diversi studenti di Germania, Paesi Bassi, Finlandia, Danimarca, Australia e Italia hanno iniziato a seguire la Thunberg scioperando ogni venerdì. È nato così il movimento internazionale “fridaysforfuture” e la studentessa svedese ha avuto anche la possibilità di parlare alla Cop24.

Lo sciopero sarà seguito, con una diretta radiofonica di 10 ore (dalle 13 alle 23), da Radioimmaginaria, l’unico network europeo creato e gestito da adolescenti tra 11 e 17 anni, per collegare in un’unica trasmissione radio tutte le oltre 50 redazioni in Europa e manifestare insieme ai coetanei questa urgenza planetaria.

In collegamento da Bruxelles, i ragazzi di ogni redazione di Radioimmaginaria avranno uno spazio di 10 minuti ciascuno per descrivere, intervistare e raccontare come si sta svolgendo nelle proprie città, scuole, piazze, lo sciopero mondiale per salvare le sorti dell’umanità. Il Commissario Ue alla ricerca e all’innovazione Carlos Moedas converserà con i ragazzi di Radioimmaginaria.

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