Anche il WWF Italia è stato premiato nella XXIV Edizione del prestigioso Premio Nazionale Paolo Borsellino, nato il 3 dicembre 1992 dalla volontà del giudice Antonino Caponnetto alla presenza di Rita Borsellino, che ne è stata la prima Presidente fino al 2002. Il Premio, come l’Associazione “Società Civile” che l’organizza, nasce con l’intento di sollecitare il contrasto alle mafie e promuovere la cultura della legalità e della giustizia e intende testimoniare ammirazione e gratitudine verso chi si contraddistingue per impegno sociale e civile, offrendo un’azione significativa contro ogni forma di potere mafioso e contro ogni forma d’ingiustizia e di violenza.
In questi anni il Premio ha dato voce ad oltre ottocento persone: scrittori, artisti, politici, magistrati, insegnanti che attraverso la loro testimonianza diretta lottano quotidianamente contro corruzione e illegalità. Tra i premiati, quindi, oltre al WWF Italia, esponenti e operatori della magistratura, delle forze di polizia, della scuola, della cultura, del giornalismo, dello spettacolo e dell’associazionismo. «Questo riconoscimento ci riempie d’orgoglio” dichiara Dante Caserta, vicepresidente del WWF Italia che ritirerà il premio per l’Associazione: “Il WWF è la più grande organizzazione mondiale per la conservazione della natura che, dal 1961, lavora per costruire un futuro in cui l’uomo possa vivere in armonia con la natura. In Italia questo a volte vuol dire scontrarsi anche con la malavita organizzata, la corruzione e il malaffare che traggono profitti dalla distruzione dell’ambiente.
Ringraziamo la giuria del Premio Borsellino per questo riconoscimento che è dedicato a quanti nella nostra associazione si battono con coraggio per difendere la natura e la biodiversità: al nostro attivista campano a cui hanno distrutto la macchina per le battaglie in difesa del territorio, alle nostre guardie che in tutta Italia combattono la piaga del bracconaggio e dell’abbandono dei rifiuti, e per questo subiscono intimidazioni e minacce; ai nostri avvocati che ogni giorno si confrontano nelle aule dei tribunali per far condannare gli inquinatori, ai nostri volontari che gestiscono i beni confiscati alle mafie, cercando di riportare speranza in posti difficili, al nostro ufficio legale che ogni anno segue centinaia di vertenze ambientali”.