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Industria sostenibile e gestione dei rifiuti: gli obiettivi per il futuro

Industria sostenibile

Le sfide per il presente e per il futuro del nostro pianeta sono tante e tutte legate tra di loro. D’altronde non si può parlare di futuro se non si tiene in grossa considerazione la questione ambientale, divenuta col tempo sempre più importante e stringente. I cambiamenti climatici, i segnali che ci invia il nostro Pianeta e la necessità di trovare soluzioni alternative ci spingono ogni giorno a fare qualcosa in più per la salvaguardia della Terra.

Così nel corso di questi anni sono nati diversi progetti di industria sostenibile e di gestione virtuosa dei rifiuti, come quello di P&G, che ci proiettano in una nuova dimensione più consapevole, attenta e che volge lo sguardo ad un futuro eco sostenibile.

L’industria sostenibile

Il concetto di industria sostenibile è molto ampio ma ha obiettivi ben precisi e chiari. L’obiettivo primario è quello di riuscire ad operare nel campo del lavoro rispettando l’ambiente attraverso, ad esempio, la riduzioni delle emissioni di CO2 nell’aria. Un obiettivo importante che si può raggiungere adottando una serie di processi innovativi che non solo riducono l’impatto ambientale, ma riescono a dare una serie di vantaggi importanti all’azienda anche da un punto di vista economico e produttivo.

Il primo passo, dunque, per sostenere questa rivoluzione è quello di ridurre la produzione carbon footprint privilegiando così l’utilizzo delle energie rinnovabili e donando una attenzione costante alla circolarità, senza la produzione di scarti o rifiuti non necessari. Da questo punto di vista nel corso degli ultimi anni sono stati fatti grossi passi in avanti e secondo gli esperti la produzione di energie rinnovabili crescerà del 50% nei prossimi 5 anni.

Entro il 2026, infatti, le fonti rinnovabili faranno parte del mondo industriale per circa il 30% anche se bisognerà far crescere di anno in anno questa percentuale che rappresenta una svolta epocale dal punto di vista industriale e non solo. Al centro di tale rivoluzione l’energia solare, con circa il 60% dell’utilizzo, mentre gli impianti eolici contribuiranno per il 25%. Nel 2024, si stima che 1,2 terawatt di energia saranno generati da fonti green. Per permettere ciò ci sarà bisogno di un abbassamento dei costi di produzione degli strumenti per attuare questa rivoluzione gentile. Secondo alcune previsioni entro i prossimi cinque anni, ad esempio, i costi dei pannelli solari scenderanno dal 15% al 30% e di conseguenza saranno alla portata di una fetta di popolazione sempre più ampia.

Inoltre un ruolo molto importante lo giocheranno le politiche governative che dovranno fare la propria parte attraverso gli incentivi che serviranno a far investire nell’utilizzo e nel miglioramento delle fonti green, soprattutto, negli ultimi tempi, nell’ambito del fotovoltaico.

La gestione dei rifiuti

Altro concetto fondamentale in questo scenario è quello della gestione dei rifiuti. Un concetto che si divide in più settori e che riguarda, ad esempio, il packaging ecosostenibile, la raccolta differenziata, il riciclo della plastica e degli altri materiali.

Alcune tra le più importanti aziende al mondo si sono poste degli obiettivi molto importanti per quanto riguarda la gestione dei rifiuti. P&G, ad esempio, ha deciso di ridurre il proprio impatto ambientale azzerando man mano la produzione di rifiuti da conferire in discarica. Un impegno importante e virtuoso che ha portato l’azienda ad un risultato eccezionale nel corso degli ultimi anni: oggi gli stabilimenti di Procter & Gamble non inviano scarti di produzione in discarica.

Un risultato che è stato possibile ottenere attraverso politiche aziendali attente ed intelligenti. I materiali che entrano negli stabilimenti attraversano tre possibili processi. Quello che non viene convertito in un prodotto finito viene o riciclato oppure viene riutilizzato in un’altra maniera attraverso accordi con alcuni partner esterni.

Inoltre l’azienda vuole ridurre del 50% ed oltre, entro il 2030, l’utilizzo della plastica derivata dal petrolio utilizzata negli imballaggi utilizzati all’interno del ciclo produttivo, aumentando di pari passo l’utilizzo della plastica riciclata post consumo.

Grazie ad una trovata ingegnosa, P&G è in grado di riportare il polipropilene usato allo stato puro, rendendolo come nuovo e quindi perfettamente riutilizzabile. La possibilità di utilizzare questa tecnologia, denominata PureCycle, rappresenta uno snodo fondamentale per il futuro dell’industria nel mondo ed allo stesso tempo una enorme opportunità nel settore del riciclo della plastica, consentendo di convertire in polipropilene ultra puro un’ampia gamma di scarti.

 

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