Pubblicato il: 28/02/2019 12:17
In Italia sono oltre 300 gli impianti e le infrastrutture osteggiate a livello nazionale e territoriale da politica, istituzioni e comitati di varia natura. Secondo Fise Assoambiente contro questa sindrome che frena la realizzazione delle opere necessarie per lo sviluppo e il rilancio industriale nazionale è necessario promuovere una nuova cultura del “fare” che dia risalto alla capacità innovativa del nostro Paese, in grado di creare valore e occupazione nei territori in cui si sviluppa.
Con questo obiettivo nasce il Premio “Pimby (Please In My Back Yard) Green” istituito da Fise Assoambiente, l’Associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali, nonché bonifiche. L’acronimo Nimby, spiega il presidente Fise Assoambiente Chicco Testa, “nato per descrivere il rifiuto da parte delle comunità locali verso nuove infrastrutture, descrive oggi un fenomeno decisamente più complesso che vede spesso come attore principale la politica, enti pubblici, associazioni ambientaliste, associazioni di categoria e sindacati”.
Secondo testa “è tempo di superare questo egoismo territoriale, evolvendo verso un atteggiamento ‘Pimby’, con cui si metta il proprio territorio al servizio di una comunità più ampia e si consenta al nostro Paese di seguire la strada intrapresa da altre nazioni, specialmente del Nord Europa, che spesso identifichiamo come modelli virtuosi da seguire”.
“Pimby Green” intende valorizzare i processi decisionali basati su una visione strategica del bene comune e su un atteggiamento costruttivo nel rispetto del territorio, dell’ambiente e del confronto partecipativo. Ad essere premiate saranno pubbliche amministrazioni, imprese e giornalisti che si sono distinti nel campo di energia, gestione rifiuti, trasformazioni del territorio, per: la realizzazione di impianti tecnologicamente avanzati; il confronto, il dialogo e la partecipazione tesa a creare coinvolgimento positivo e responsabile dei cittadini; la pubblicazione di articoli e contenuti scientifici che hanno contribuito a diffondere un’informazione trasparente e scientifica contraria all’opposizione aprioristica a qualsiasi opera.
Un focus specifico riguarderà il settore della gestione rifiuti, seconda (dopo quello dell’energia) vittima preferita delle contestazioni Nimby, che prendono ormai di mira non solo gli impianti di smaltimento, ma anche quelli di riciclo, come quelli che realizzano il compost.
Le iscrizioni sono aperte e le candidature dovranno essere inviate entro il 31 maggio 2019 a assoambiente@assoambiente.org. Dal primo giugno la Giuria, composta da rappresentanti dell’Associazione e del mondo industriale e scientifico, vaglierà le candidature e decreterà i vincitori, premiati nel corso di un evento promosso dall’Associazione a Roma il prossimo 3 luglio.
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