In Italia, per il 2017, le prime stime delle emissioni di gas serra mostrano una diminuzione pari allo 0,3 per cento, a fronte di un incremento del Pil pari a 1,5 per cento, che conferma il disaccoppiamento tra la crescita economica e le emissioni
Roma – Sono questi alcuni dati contenuti nell’Inventario nazionale delle emissioni in atmosfera dei gas serra, presentato oggi a Roma dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che fornisce anche le proiezioni al 2030. “Abbiamo cercato di capire – ha spiegato a margine della conferenza stampa Alessandro Bratti, direttore generale dell’Ispra – l’andamento delle emissioni a fronte di una crescita del Pil, com’è avvenuto nel 2017 anche se in forma lieve. Se fossero aumentate avremmo decretato l’insuccesso delle politiche messe in campo. Per fortuna non è stato così“.
Tale andamento – secondo i primi dati – è confermato anche nel primo trimestre del 2018. “Stiamo andando meglio delle aspettative – ha sottolineato Riccardo De Laurentis, responsabile del report sulle emissioni di gas serra 1990-2016 – ma per raggiungere gli obiettivi del 2030 questi numeri non saranno sufficienti. Abbiamo ancora 10-12 anni di tempo, durante i quali ci dovranno essere dei cambiamenti importanti anche nel nostro stile di vita“.