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La Lupa disossata: l’appello per Roma, che facciamo nostro, promosso da Vittorio Emiliani

L’aumento della sporcizia per strade e piazze, le file di autobus parcheggiati ovunque, l’arredo urbano sconciato da una paccottiglia di souvenir indecenti, da cataste di cianfrusaglie, da insegne grottesche… Come distruggere la Bellezza

Da anni ormai Roma sta subendo attacchi speculativi sempre più gravi e conosce quindi un declino che viene da lontano. L’anno scorso un manifesto di queste stesse associazioni denunciava l’aumento della sporcizia per strade e piazze, le file di autobus parcheggiati ovunque, l’arredo urbano sconciato da una paccottiglia di souvenir indecenti, da cataste di cianfrusaglie, da insegne grottesche, la vista degli stessi monumenti oscurata dai camion-bar e dall’invasione di furgoni di ogni tipo, l’invasione di turisti su fontane e altri  monumenti. “NON NE POSSIAMO PIU’” era il titolo del manifesto-denuncia. Purtroppo non è successo quasi nulla e il declino (ereditato anche da amministrazioni passate, s’intende) prosegue, sempre più grave, con troppi deboli segni di contrasto.

Quest’anno associazioni e comitati hanno deciso di far circolare un manifesto più duro e choccante: una lupa ormai disossata, chiamando i cittadini a reagire, esortandoli a impedire altri scempi, altri stravolgimenti. Roma non è stata fatta in un giorno e non sarà nemmeno disfatta, ma, proseguendo così, il disastro è purtroppo inevitabile.

Firmano: l’Associazione R.Bianchi Bandinelli (Vezio De lucia), Emergenza Cultura (Maria Pia Guermandi e Tomaso Montanari), Comitato per la Bellezza (Vittorio Emiliani e Luigi Manconi), VAS Verdi Ambiente Società (Guido Pollice), Salviamo il Paesaggio Roma (Cristiana Mancinelli Scotti), Comitato residenti città storica (Gaia Pallottino e Paolo Gelsomini).

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