L’azienda siderurgica ha già individuato alcune criticità, L’area dell’acciaieria è di proprietà di Vallée d’Aoste Structure, società
a capitale 100% pubblico che ha stipulato con Cas un contratto di locazione dal 1996
AOSTA. Urgono miglioramenti di notevoli dimensioni negli impianti di aspirazione delle polveri. Otto tonnellate convogliate dagli aspiratori nei camini sono irrisorie rispetto alle 200 emesse senza alcun filtro
Lo studio, concretizzato dall’Agenzia Regionale Protezione Ambientale, ha permesso di appurare una realtà ambientale allarmante per la popolazione. E’ diventata inderogabile la soluzione di questa problematica che può compromettere la salute pubblica.
Il Circolo Legambiente Valle d’Aosta, presente alla recente riunione dell’Osservatorio Regionale per la Qualità dell’Aria, denuncia, da tempo, questa realtà divenuta inderogabile: l’acciaieria, di via Paravera, deve pianificare progetti di bonifica e di miglioramento degli aspiratori.
“Sono anni che solleviamo questa urgenza – dice il presidente regionale Denis Buttol – Non è più accettabile la convivenza con una qualità ambientale così scadente”.
Dalla direzione di Cogne Acciai Speciali arrivano notizie rassicuranti. Agli imponenti lavori già concretizzati, seguiranno altri di fondamentale importanza per restituire ai cittadini una qualità atmosferica degna di un capoluogo di alta montagna.
Un ciclo di lavori molto ampio che comporterà lo scoperchiamento del tetto dell’acciaieria e il fermo della produzione per due mesi. Intervento previsto a partire dall’estate 2019. Il tutto verrà, comunque, subordinato ai risultati dello studio attivato dall’Arpa regionale e mirato ad accertare la resistenza delle strutture sottostanti, costruite nel 1930.