Obiettivo delle amministrazioni è quello di restituire all’acqua quel valore centrale che ha segnato le vicende storiche, culturali e di sviluppo delle economie locali, generando molteplici e diversificate identità, dalle attività al turismo
“L’importante messaggio che si diffonde attraverso questa preziosa iniziativa è quello che l’azione coesa e coordinata delle istituzioni consente di raggiungere traguardi ambiziosi a beneficio dell’intera comunità. Ancor più se tale azione è mirata a salvaguardare i patrimoni delle nostre terre e delle nostre genti, come in questo caso le risorse idriche: l’acqua intesa come imprescindibile bene vitale, come ricchezza economica, ma anche come simbolo identitario e storico”.
Lo ha detto stamane l’assessore al territorio e alla cultura della Regione del Veneto, Cristiano Corazzari, intervenendo a Venezia alla cerimonia di sottoscrizione del “Manifesto per le Terre dell’Acqua”, ambito territoriale composto da 29 Comuni della provincia di Treviso, protagonisti di un innovativo processo di sviluppo turistico sostenibile.
Corazzari ha anche annunciato che coordinerà un tavolo a cui parteciperanno gli altri assessori regionali competenti nelle materie che il Manifesto propone, al fine di passare al più presto a una fase operativa di attuazione delle attività previste nell’intesa.
Obiettivo delle amministrazioni è quello di restituire all’acqua quel valore centrale che ha segnato le vicende storiche, culturali e di sviluppo delle economie locali, generando molteplici e diversificate identità, dalle attività artigianali alle pratiche agricole che nel tempo non solo hanno contribuito a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni, ma hanno modellato e arricchito un paesaggio unico e irripetibile.
In tal senso, scopo del “Manifesto per le Terre dell’Acqua” è anche quello di valorizzare l’intera area coinvolta nel progetto, coincidente con quella candidata al riconoscimento di patrimonio dell’Umanità.
“Questa iniziativa – ha sottolineato Corazzari – è sicuramente un utilissimo elemento di sostegno alla candidatura a Patrimonio dell’Umanità UNESCO delle Colline di Conegliano Valdobbiadene che come Regione stiamo sostenendo con grande forza e convinzione”.
Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco di Pieve di Soligo e presidente IPA Terre Alte, Stefano Soldan, il sindaco di Valdobbiadene e presidente del BIM Piave, Luciano Fregonese e il coordinatore del Manifesto e del progetto “Le Terre dell’Acqua”, Walter Mazzitti.
Questi i 29 Comuni della Provincia di Treviso che hanno approvato l’adesione al Manifesto: Cappella Maggiore, Cison di Valmarino, Codognè, Colle Umberto, Conegliano, Cordignano, Farra di Soligo, Follina, Fregona, Godega S. Urbano, Mareno di Piave, Miane, Moriago della Battaglia, Orsago, Pieve di Soligo, Refrontolo, Revine Lago, San Fior, San Pietro di Feletto, Santa Lucia di Piave, Sarmede, Segusino, Sernaglia della Battaglia, Susegana, Tarzo, Valdobbiadene, Vazzola, Vidor e Vittorio Veneto.