Pubblicato il: 02/07/2020 13:24
Il carsharing cresce, cambia personalità e si diversifica. La differenziazione e l’integrazione delle offerte già esistenti sono i punti focali attraverso i quali sta convergendo, in maniera sempre più estesa, forte e dinamica, la crescita dell’auto condivisa in Italia. I dati ci dicono che nel 2019 sono cresciute le flotte rispetto all’ anno precedente, del 3% in modalità free-floating (7.009 veicoli) e del 7% in station based (1.255), sono cresciute le iscrizioni del 28,7%(2 milioni e mezzo di iscrizioniai servizi di carsharing nelle nostre città).
È quanto è emerso all’interno dell’incontro ‘Diverse sfumature di car sharing’, quarto appuntamento online della conferenza #lessCars organizzata dall’Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility (puntata disponibile on-demand e gratuitamente per gli spettatori sul sito www.lesscars.it).
Milano e Roma hanno registrato la crescita maggiore dei noleggi del 2019, raggiungendo insieme circa 10 milioni di noleggi annui, con la durata media di un noleggio di circa mezz’ora, e con veicoli sempre più ecologici. Naturalmente, con il lockdown di marzo e aprile 2020 i servizi di car sharing sono crollati, con punte anche del 90%, ma già a maggio 2020 è ripartita la tendenza positiva, con un + 30%. A giugno ci si attende un +50% con alcune novità interessanti.
Sono sempre di più le modalità di noleggio di autovetture presenti nelle città italiane: molti operatori di car sharing, infatti, stanno sviluppando nuove formule, che vanno ad integrarsi con quelle già esistenti e superano la distinzione tradizionale fra car sharing ‘station based'(con parcheggi dedicati) e car sharing ‘free floating’ (a flusso libero).
Alcuni operatori di servizi “station based”stanno ripensando le proprie offerte in modo più flessibile,rendendo possibile anche il noleggio solo andata (consentendo quindi di rilasciare l’autovettura in altre stazioni cittadine, come sta accadendo ad esempio a Torino, Roma, Cagliari e Palermo).
Viceversa aziende specializzate in car sharing ‘free-floating’ oggi operano anche attraverso aree di parcheggi dedicate in vari punti strategici delle città italiane, come aeroporti e stazioni ferroviarie, senza maggiorazione di tariffa (ed è questa la novità), come nel caso di Enjoy e Corrente presso stazione centrale FS di Bologna. Tutto questo per offrire un servizio sempre più vasto e completo agli utenti, visti i numeri in crescita.
Un’altra evoluzione in corso nel mondo del car sharing è quello di adattare il modello operativo alla tipologia di città e di spostamenti: nelle grandi città italiane sono presenti soprattutto le grandi aziende internazionali che operano nel carsharing free floating e continuano a puntare ad un consolidamento dei servizi già esistenti.
Nei centri di dimensione più piccola, come Cagliari, Palermo, Genova, Venezia nascono o si consolidano invece nuovi operatori locali, che progettano il servizio anche in base alle caratteristiche dell’utente medio presente in quelle città.
Si tratta di servizi più ridotti dal punto di vista del numero di auto ma più diffusi nel territorio e che vedono spesso l’affermazione di operatori locali, spesso anche in partnership con le aziende di trasporto pubblico. Insomma, un settore dinamico che si adatta costantemente alle necessità e richieste degli utenti, che sono diverse caso per caso.
Adnkronos.