Pubblicato il: 29/01/2020 17:09
“Siamo molto impegnati sul tema della plastica e con un investimento di 1,5 miliardi di franchi svizzeri (1,4 miliardi di euro) vogliamo favorire lo sviluppo di filiere di produzione di PE (polietilene) e PP (polipropilene) riciclabile, materiali che oggi è difficile trovare sul mercato e che hanno un elevatissimo livello di sicurezza alimentare”. L’impegno nella green economy è uno dei punti cardine della strategia imprenditoriale per il futuro di Nestlè, ha ricordato Marco Travaglia, che dal primo ottobre 2019 si è insediato come nuovo presidente e amministratore delegato Italia e Malta del gruppo Nestlé.
Per questo obiettivo, ha spiegato Travaglia nel corso di un incontro con la stampa a Milano, il primo dopo il suo insediamento, “abbiamo anche messo a disposizione un investimento ad hoc di 250 milioni di franchi svizzeri (232,9 milioni di euro) su un fondo di venture capital per aiutare le start up innovative in questo settore, abbiamo già finanziato un progetto italiano e in generale ci mettiamo a disposizione di chi sia intenzionato a produrre queste plastiche, noi soddisferemo la produzione”.
Il problema, ha aggiunto, “è che il sistema dei rifiuti, a valle, è molto complicato in Italia ci sono 8mila municipalizzate e ognuna lavora secondo le sue regole. Noi vogliamo creare filiere che facciano la differenziata in maniera organica“.
Un fondamentale contributo alla ricerca in questo settore lo sta dando il nuovo Institute of Packaging Sciences, centro di ricerca e sviluppo sugli imballaggi che l’azienda ha inaugurato nel 2019 a Losanna, in Svizzera.
Per misurare il suo ruolo in Italia, l’azienda ha realizzato in collaborazione con Althesys lo studio ‘Il Gruppo Nestlé crea valore per l’Italia’, presentato oggi dallo stesso Marco Travaglia. La ricerca ha analizzato il contributo di Nestlé alla creazione di valore condiviso per il sistema economico e sociale italiano considerando le attività svolte in tutte le fasi della filiera. In Italia, nel 2018, l’azienda ha prodotto un valore condiviso di 3.649 milioni di euro, pari allo 0,2% del pil.
La contribuzione fiscale complessiva della multinazionale svizzera in Italia (includendo Iva, imposte e contributi lavoro, imposte reddito società), rileva lo studio di Althesys, è di 1.481 milioni di euro, ovvero circa lo 0,32% del totale delle entrate fiscali del nostro Paese. Travaglia ha anche annunciato un impegno dei marchi del gruppo Nestlé a favore di vegani e vegetariani: “è in atto un trend che vede un aumento esponenziale della domanda di alternative alla carne, e per questo abbiamo messo a punto un prodotto vegetale, ‘Incredibile Burger’, che ha proprietà organolettiche molto simili alla carne pur partendo da una base vegetale”. Infine il presidente di Nestlé Italia ha annunciato l’impegno dell’azienda nel fare la propria parte per la lotta alla disoccupazione giovanile: “solo in Italia, nel 2019, abbiamo assunto 177 giovani under 30 e nei prossimi dieci anni vogliamo dare la stessa opportunità a milioni di giovani in tutto il mondo”.
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