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Non solo clima, i temi dell’agenda ambientale 

 

Sbatte i tacchi e si mette sull’attenti davanti al presidente Sergio Mattarella il generale Sergio Costa, confermato al suo posto al ministero dell’Ambiente nel Conte 2. Con il giuramento di oggi parte l’azione del nuovo esecutivo. E l’ambiente, nell’intesa della nuova maggioranza, appare tra le priorità del programma.

Dal mondo delle associazioni ambientaliste arrivano al ministro gli auguri di buon lavoro e l’indicazione di quelle che sono considerate le azioni da mettere in campo. “Nell’azione di governo non si può più prescindere dai temi ambientali e dalla lotta alla crisi climatica per rendere più moderno il Paese e per contribuire a fermare i problemi che minacciano il futuro del Pianeta – dice il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani – Vale la pena sottolineare come la nuova maggioranza che sostiene il governo Conte bis sia la stessa che nella scorsa legislatura ha permesso di approvare il maggior numero di leggi ambientali di iniziativa parlamentare della storia repubblicana”.

In particolare Ciafani chiede di “potenziare le politiche su innovazione, efficienza e rinnovabili, riducendo sempre di più l’uso delle fossili e i sussidi a loro garantiti, nel settore elettrico, industriale, edilizio e dei trasporti, partendo da una ambiziosa revisione del Piano energia e clima”. E ancora: “Sbloccare tutti i problemi dell’economia circolare con la semplificazione del riciclo e la realizzazione di tanti impianti per il recupero di materia, a partire dal Centro-sud; realizzare le opere pubbliche utili al Paese; combattere il cemento illegale; contrastare le illegalità ambientali; fermare il consumo di suolo e promuovere l’innovazione ambientale nell’agroalimentare e in tutti i settori della manifattura italiana”.

“E’ forse la prima volta – dichiara il presidente della Lipu-BirdLife Italia, Aldo Verner – che le forze politiche che formano una maggioranza di governo pongono l’ambiente così in alto nella piattaforma programmatica. I propositi vanno tuttavia tradotti in iniziative concrete, a partire da quelle sulla conservazione della biodiversità, un tema che deve salire ai primi posti dell’agenda come sta accadendo per la questione climatica”.

Federparchi auspica “atti concreti anche a favore del sistema delle Aree protette che costituiscono scrigni di bellezza e biodiversità, ma che devono poter funzionare al meglio”. In particolare, il presidente di Federparchi – Europarc Italia, Giampiero Sammuri, chiede al ministro di “proseguire sulla strada di messa a regime della governance dei Parchi nazionali, a partire dalle nomine dei presidenti”.

Da parte sua il ministro annuncia su Facebook: “Le nostre priorità saranno il contrasto al cambiamento climatico, che è la sfida delle sfide per il futuro nostro e dei nostri figli e nipoti“. Poi, “lavoreremo senza sosta per le bonifiche, per contrastare i roghi tossici – dice – Chiaramente continueremo la battaglia plastic free, riducendo i rifiuti, e recependo velocemente la direttiva europea, per proteggere i nostri mari”.

 

 

 

Adnkronos.

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