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Obiettivo decoro: aiuole, giardini, parchi pubblici offerti in ‘adozione’ ai residenti.

Imbarazzo della scelta in questa singolare ‘adozione’: dalle semplici aiuole, alle rotatorie spartitraffico, ai giardini pubblici e parchi: Saumont e ‘Giardini Emilio Lussu’ potrebbero essere ‘adottati’ da associazioni o comitati di cittadini

AOSTA – L’ordine, la pulizia e il decoro di una città dipendono, in buona parte, dal senso civico di chi la abita. Presupposto all’origine dell’idea lanciata dal gruppo consiliare comunale di ALPE: l’adozione ‘a vicinanza’ di una delle molte aree verdi del capoluogo regionale. 

 In termini più circostanziati, l’iniziativa è il risultato della constatazione personale di un consigliere del Movimento che, una volta  entrato nel ‘polmone verde’ di via Vuillerminaz, nel quartiere Cogne, ad Aosta, ha constatato lo squallore in cui versano gli spaziosi giardini riservati all’infanzia.

 Giochi divelti, (l’unico rimasto dei giochi a molla è un cammello), toilette inaccessibile (la porta è chiusa con un lucchetto), una parte del cancello di ingresso appoggiata alle ringhiere anzichè essere inserita nei cardini, buca scavata dai bambini a due metri dall’ingresso (rischio di caduta per bambini e anziani). A questo mortificante ‘quadretto’ si aggiunge l’assenza  totale di manutenzione ordinaria che garantisca almeno la riparazione dell’essenziale, onde scongiurare incidenti ai frequentatori.

  “La Confederazione Nazionale dell’Artigianato della Valle d’Aosta –ricorda Giampaolo Fedi consigliere di ALPE – ha regalato, lo scorso anno, un’altalena. Da molto tempo, un nastro bicolore ne segnala l’inagibilità. Il danno? Un semplice bullone da avvitare. Il vero problema è un altro: il dono è finito in mani sbagliate”, graffia il consigliere comunale.

  L’adozione di questi giardini in cui, oltre al divertimento dei più piccoli, si pongono come ideale luogo di ritrovo per anziani, potrebbe essere un esempio illuminante per chi tiene al ‘verde’ pubblico e mal sopporta di vederlo preda della totale incuria.

 “Questo progetto – spiega Loris Sartore capogruppo ALPE – intende anche contribuire ad alleviare le competenze finanziarie dell’amministrazione cittadina che, negli ultimi anni, in particolare, ha dovuto affrontare situazioni difficili. Realtà sotto gli occhi di tutti”, sottolinea.

 Chi non ha mai notato la ‘strisciata’ delle aiuole in via Mont Falère, area del mercato rionale del lunedì? “Sembra fieno, non erba“, il commento stizzito dei clienti. Senza contare la più imponente aiuola spartitraffico di corso Battaglione Aosta, in passato un maestoso roseto  trasformato in un ammasso di rovi.  

  “Prendersi cura di un’area verde – riprende Sartore – raggiunge due obiettivi. Diventare un esempio positivo per altri cittadini, un invito ad occuparsene e a rispettare il verde pubblico. Il secondo aspetto riguarda la socializzazione. La salvaguardia del decoro urbano agevola l’incontro fra residenti di tutte le età”.

 La proposta  ”Adotta un’area verde’ è stata oggetto di una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio comunale. Istanza con tanto di regolamento in cui, tra l’altro, sono previsti vari ‘step’ di interventi nella fase di ‘adozione’.

  Ancora Loris Sartore: “I cittadini più anziani possono limitarsi ad innaffiare. Gli abitanti con maggiore forza possono anche occuparsi del taglio dell’erba. Altri compiti sono di competenza degli addetti del Comune. Mi riferisco alla potatura e alla piantumazione di alberi o a manutenzioni più gravose”,. conclude.

 

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