Pubblicato il: 19/02/2020 15:41
“La transizione ad un’economia verde sarà possibile solo se supportata da tutti, nessuno escluso. Il primo passo da fare è lavorare sulla consapevolezza e la responsabilità. La consapevolezza che non c’è più tempo da perdere se vogliamo salvare il pianeta; la responsabilità di agire in prima persona nelle piccole scelte quotidiane. L’Europa ha le carte in regola per riuscirci. Ma soprattutto il dovere di provarci”. Così Aldo Patriciello, europarlamentare e membro della Commissione per l’ambiente, la salute e la sicurezza alimentare, nel corso della tavola rotonda “Green Deal e le ragioni dell’Ambiente nelle politiche europee”, oggi a Bruxelles presso la sede del Parlamento europeo.
“Il primo e più importante obiettivo – spiega Patriciello – sarà quello di rendere più pulita la produzione di energia elettrica, che al momento è responsabile del 75% dell’emissione dei gas serra all’intero dell’Unione Europea. Ciò significa soprattutto potenziare la diffusione delle energie rinnovabili e al contempo smettere di incentivare l’uso di combustibili fossili”.
Per Patriciello la transizione green va fatta senza “lasciare indietro o, peggio ancora, danneggiare nessuno: la transizione dovrà essere graduale e soprattutto supportata da un bilancio adeguato, perché attuare il Green Deal con un budget ridotto significherebbe tagliare i fondi ad altri programmi Ue di successo e questo non è pensabile”.
“Credo – continua – che sia un problema che vada affrontato con serietà, determinazione e una buona dose di pragmatismo. Bisogna inoltre ripensare al modo in cui ci rapportiamo all’ambiente e da questo punto di vista il ruolo dei cittadini è fondamentale. Il Green Deal, infatti, sarà finanziato con una quantità ingente di soldi, sia pubblici che privati. Nei primi dieci anni l’obiettivo sarà quello di mobilitare circa 1000 miliardi di euro per finanziarlo, più o meno 100 miliardi all’anno, una somma a dir poco notevole”.
“Credo però che sia fondamentale, da parte dell’Unione Europea e di tutti i suoi Stati membri, adottare subito una serie di misure per rendere più sostenibili e meno dannosi per l’ambiente la produzione di energia e lo stile di vita dei cittadini europei. Dobbiamo sempre tener bene presente – conclude Patriciello – che questo è l’unico pianeta in cui possiamo vivere, non ne abbiamo altri”.
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