Pubblicato il: 15/04/2019 11:09
Ontano, nocciolo, frassino e betulla. In primavera si risveglia la natura ma arrivano anche i pollini, tanto temuti da chi soffre di allergie. Primavera ma non solo: in estate sono le graminacee e l’ambrosia a provocare i disturbi principali. Insomma, il raffreddore da fieno (solo in Germania sono quasi 12 milioni le persone che ne soffrono e il numero continua ad aumentare) può colpire da marzo a ottobre.
Naso che cola, occhi che prudono, soprattutto all’aperto ma anche in auto, e qui ad essere a rischio è la sicurezza: nel traffico urbano, nel tempo di uno starnuto una vettura può percorrere ben 20 metri, mentre a una velocità di 100 km/h chi guida può distogliere gli occhi dalla strada anche per più di 50 m. E’ bene quindi fare attenzione anche al volante: guidare tenendo chiusi i finestrini, informarsi in anticipo sulla situazione dei pollini, magari leggendo le previsioni pubblicate dall’istituto meteorologico locale, non assumere farmaci prima di mettersi alla guida perché gli antistaminici possono creare sonnolenza. E’ bene anche tenere presente che per gli allergici in auto, un filtro può fare la differenza ed è un particolare a cui prestare attenzione.
Ci sono case automobilistiche che equipaggiano le proprie vetture con filtri antipolline o ai carboni attivi di serie. Lo fa Opel dal 2000 che installa esclusivamente filtri a carboni attivi a due strati, in grado di tenere il particolato fuori dall’abitacolo ma anche di neutralizzare gas come l’ozono e i cattivi odori, mentre i pollini vengono eliminati quasi al 100 per cento. Il materiale del filtro è idrorepellente, per cui non congela in inverno e non diventa un ricettacolo per i batteri. In molti casi, poi, è possibile montare i filtri a carboni attivi anche in un secondo momento, in questo caso il consiglio è di affidarsi a uno specialista perché può non essere sempre facilissimo.
Fuori dal veicolo, e in assenza di filtri, ecco gli altri consigli da seguire. Meglio evitare di praticare attività sportive all’aperto, perché l’attivazione della circolazione peggiora le reazioni allergiche. Uno sciacquo con cloruro di sodio al mattino e alla sera calma l’irritazione nasale e una pezza umida sugli occhi allevia il prurito. In città, in genere, i pollini si posano a terra alla sera. Meglio quindi arieggiare la propria casa alla mattina presto. Le zanzariere con reti antipolline sulle finestre rappresentano una barriera ulteriore. In campagna, invece, la concentrazione di pollini è maggiore al mattino, per cui è meglio tenere le finestre aperte alla sera tardi.
Infine, il ritorno a casa: meglio spogliarsi in bagno e non in camera da letto e lavarsi i capelli la sera per evitare che i pollini finiscano sul cuscino.
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