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Ricerca: per italiani carne bovina parte della dieta mediterranea  

Ricerca: per italiani carne bovina parte della dieta mediterranea

(Fotogramma)

Un italiano su due (48,6%) mangia carne bovina 2-3 volte a settimana, il 32,9% una volta, il 2,3% non la mangia mai. Il 95% la ritiene parte integrante della dieta mediterranea. Sono alcuni dei risultati più significativi delle ricerche relative alla campagna di informazione ‘La Stellina della carne bovina’ lanciata da Assocarni sul consumo consapevole della carne italiana, dei suoi valori nutrizionali, sociali e ambientali.

La campagna, realizzata da Rai pubblicità e cofinanziata dal Mipaaft, è andata in onda su tutti i canali Rai (Tv, Digital, Radio, Circuito Cinema Rai Pubblicità), con il format di Rai Pubblicità ‘Lezioni di etichetta’, per due settimane a partire dal 18 novembre 2018. E’ stata anche la prima in Italia sviluppata nella modalità di pubblicità accessibile, con sottotitoli, Lingua Italiana dei Segni (Lis) e con contributi audio dedicati secondo il progetto ‘Inclusione&Accessibilità’ di Rai Pubblicità.

Per misurare i pubblici raggiunti e l’efficacia della campagna Rai Pubblicità ha commissionato tre ricerche quali-quantitative, condotte pre e post messa in onda ed effettuate su un numero complessivo di 2900 interviste con metodo Cawi, su un campione rappresentativo della popolazione italiana.

Dalle ricerche emerge che la maggioranza degli italiani (87%) consumerà con più consapevolezza la carne bovina e che l’83% si sente di consigliarne il consumo. Per quanto riguarda l’efficacia della campagna sulla percezione del prodotto, la conoscenza delle proprietà nutritive della carne (proteine, vitamine, minerali) è passata dal 93% di chi non ha visto lo spot al 96% di chi ha visto uno degli spot, la consapevolezza che il consumo equilibrato di carne bovina può contribuire al benessere è passato dall’83% al 90%.

Infine: il 95% ritiene che il consumo equilibrato di carne rientri nella dieta mediterranea (contro l’83%) e l’84% ritiene che il consumo equilibrato faccia bene anche all’ambiente e al territorio italiano (prima di vedere lo spot era il 65%).

“La carne bovina – osserva Luigi Scordamaglia, vicepresidente Assocarni – è spesso al centro di un dibattito pubblico distorto da mezze verità o da vere e proprie fake news: i risultati di questa campagna dimostrano che si possono diffondere con efficacia anche le informazioni corrette”.

“A fronte di un calo dei consumi di carne bovina in Europa e in Italia negli ultimi dieci anni e della crescita del food social gap che porta le classi meno abbienti a mangiare meno carne per motivi economici, lo scopo della nostra proposta era quello di rendere i consumatori consapevoli dell’importanza della carne bovina italiana in una dieta equilibrata, all’interno del modello della dieta mediterranea. Visti i risultati, l’obiettivo è stato centrato in pieno”, aggiunge.

“Rai Pubblicità, in qualità di concessionaria pubblicitaria del Servizio Pubblico radiotelevisivo e multimediale – osserva Fabrizio Ferragni, direttore Relazioni Istituzionali Rai – lavora sulla sperimentazione di pubblicità accessibile e inclusiva dedicata alle persone con disabilità, al fine di favorire lo sviluppo di una società inclusiva, sussidiaria, equa, solidale e rispettosa delle diversità. I risultati di questa campagna dimostrano come anche la pubblicità possa rappresentare un’ottima occasione di inclusione, oltre a rafforzare il messaggio stesso”.

“L’Universal Design – osserva Anna Maria Salzano, Uff. Studi e Progetti Ens – approda nel mondo della pubblicità per la prima volta in Italia grazie alla collaborazione tra Assocarni e Mipaaft, Rai Pubblicità e Ente Nazionale Sordi (Ens). Siamo sicuri che questo progetto di Pubblicità Accessibile&Inclusiva di Rai Pubblicità rappresenti un primo importante traguardo e speriamo possa essere un esempio per le imprese e per futuri prodotti editoriali che consentano la piena partecipazione di tutti i cittadini ai contenuti culturali ricreativi e informativi da cui troppo spesso sono esclusi, dando un contributo concreto alla democratizzazione dell’informazione”.

“Il percorso narrativo proposto da Assocarni e Mipaaft – evidenzia Emilia Grazia Costa, responsabile Progetti Speciali e Nuove Tendenze Rai Pubblicità – ha offerto una lettura dell”etichetta virtuale’ delle carne bovina e ha raggiunto un pubblico di oltre 60 milioni di Responsabili Acquisto e di oltre 19 milioni di ‘Be Transparent’, ossia il target delle persone più sensibili e attente al consumo consapevole. Grazie a questa campagna crossmediale, sempre più persone hanno capito cosa sono le carni sostenibili, quali sono le proprietà nutritive della carne bovina e qual è il rapporto virtuoso tra carne bovina e ambiente. Inoltre è stata seguita e apprezzata anche dai Millennials e dalla Generazione Zeta”.

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