Pubblicato il: 19/12/2019 12:12
Sviluppare attività di prevenzione e di tutela degli ecosistemi dai rischi legati alla scorretta gestione degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti; mettere in campo azioni di informazione, formazione e sensibilizzazione delle imprese, degli operatori e degli utenti del sistema delle aree naturali protette sui temi relativi alla gestione dei rifiuti.
E’ questo lo scopo del protocollo di intesa siglato oggi tra Conoe e Federparchi nel corso dell’assemblea nazionale del network che rappresenta i parchi nazionali e regionali, le aree marine protette e le riserve naturali regionali e statali.
Particolare attenzione sarà data anche alla normativa ambientale e della tutela del territorio.
Il Conoe (Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti) si impegna ad assicurare la disponibilità e l’organizzazione di una capillare ed efficiente rete di raccolta, trasporto, stoccaggio, trattamento e recupero.
Federparchi a sua volta sarà impegnata a coinvolgere tutto il sistema delle aree protette nelle attività di recupero. Tra i primi obiettivi dell’intesa Federparchi e Conoe c’è quello di definire le modalità e i criteri per lo svolgimento delle attività di deposito, raccolta, trasporto e recupero degli oli e dei grassi esausti nelle aree protette. Allo stesso tempo saranno avviate iniziative di comunicazione e promozione.
Per il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri l’intesa con il Conoe è “un passo avanti nell’impegno delle aree protette non solo nella tutela della biodiversità ma anche per il contrasto ai mutamenti climatici attraverso modelli di sviluppo sostenibile basati sull’economia circolare”.
“L’accordo siglato oggi dimostra ancora una volta l’impegno del Conoe nel costruire una coscienza collettiva improntata ai principi della tutela dell’ambiente e della salute e consolida il dialogo con tutti i soggetti impegnati su questo versante – dice Tommaso Campanile, presidente del Conoe – I cittadini che vivono nelle aree protette e tutti coloro che operano nel settore turistico all’interno di queste zone, da oggi possono contare sulla rete del Consorzio per la raccolta e il corretto smaltimento degli oli vegetali esausti. Un gesto importante che consente di trasformare un rifiuto dannoso per l’ambiente in una preziosa risorsa grazie sua alla riconversione in biodiesel, un esempio concreto di economia circolare”.
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