Pubblicato il: 10/04/2019 18:04
L’energia? Si produce in discarica. Succede in Toscana, a Rosignano Marittimo, dove l’impianto di Scapigliato si trasforma in una “Fabbrica del Futuro” per la produzione di energia dai rifiuti e grazie alla quale l’elettricità verrà distribuita in omaggio ai cittadini dell’area. Nell’impianto viene trattato e recuperato il biogas in circa l’80% del volume complessivo prodotto e il 95% di esso viene trasformato in energia elettrica.
La produzione annuale di 25 milioni di Kilowattora sarà a servizio di tutte le famiglie di Rosignano Marittimo, Santa Luce e Orciano Pisano con fasce differenziate di sconto dal 100% al 20% della componente energia a seconda della lontananza dall’impianto. Un’area complessiva in cui sono presenti oltre 33.000 abitanti. Il progetto prevede anche l’installazione di circa 12 colonnine sul territorio per la ricarica gratuita di energia per le auto elettriche.
L’iniziativa è il frutto dell’accordo tra Rea Impianti, la società pubblica che sta realizzando la Fabbrica del Futuro di Scapigliato, e E.CO. Energia Corrente, braccio operativo di Cre (Consorzio per le Risorse Energetiche ScpA), realtà consortile nazionale per la fornitura di energia senza fini di lucro e rappresentato nel territorio dal suo socio CELL (Consorzio energia libera Livorno). Il progetto è stato sviluppato con il supporto di Confindustria Livorno Massa Carrara, nel quadro delle iniziative per divulgare l’economia circolare spinta da Industria 4.0.
“Restituire energia a coloro che ci portano i loro rifiuti e che vivono nel territorio in cui si trova l’impianto di Scapigliato è il nostro modo di iniziare a rendere questo impianto socialmente utile, più accettabile e compatibile per il territorio – dichiarato Alessandro Giari, amministratore Unico di Rea Impianti – La nostra è una discarica controllata, una delle più avanzate dal punto di vista gestionale. Siamo tutti d’accordo che le discariche debbano essere superate, ma lo possiamo fare se le trasformiamo in impianti all’avanguardia in grado di convertire il rifiuto in risorsa e non continuando a smaltirli sotto terra”.
“La struttura, l’impianto e la società stessa sono, inoltre, interamente di natura pubblica e quindi non perseguiamo fini di massimo profitto, ma fini di carattere sociale, pur rispettando i massimi criteri di economicità ed efficienza – continua Giari – Realizzeremo nei prossimi 10 anni circa 100 milioni di euro di investimenti in impianti. Oltre 100 persone lavorano nell’impianto, alle quali vanno sommate circa 60 persone occupate nell’indotto, che saliranno complessivamente nel periodo ad oltre 200”.
A oggi è già attivo l’impianto di compostaggio dove si trasforma il rifiuto verde del territorio (sfalci, potature, erbe varie) in un compost di qualità chiamato “Terriccio buono di Scapigliato” che viene restituito a tutte le famiglie dei Comuni che conferiscono in quest’area. I cittadini possono visitare l’impianto per vedere di persona come sia cambiata la vecchia discarica e come oggi gli impianti trasformino i rifiuti in energia, in compost e presto anche in metano.
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