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Pubblicato il: 25/06/2020 18:57
Dalla costruzione di 10 biodigestori anaerobici per l’organico alla sostituzione di tutti i cassonetti con il porta a porta, da prolungamenti e nuove metro alla riconnessione tra quartieri attraverso il verde, dalla realizzazione del Grab all’abbattimento del Lungomuro; e poi ancora: la valorizzazione di fiumi e parchi, lo sviluppo delle Green Economy, corsie preferenziali e tram in ogni strada, fino alla pedonalizzazione completa dell’area del Colosseo.
Si tiene oggi l’evento organizzato da Legambiente ‘Ambiente al centro verso Roma che vogliamo’ con istituzioni, associazioni, mondo della ricerca e del volontariato, del turismo e dell’agricoltura. Nell’ambito dell’iniziativa è stato pubblicato il ‘Manifesto di Legambiente per costruire un’idea di Futuro nella Capitale’, aprendo una fase di mobilitazione continua dei circoli romani e di tutta l’associazione, per porre al centro della discussione la chiave ambientale, come fulcro imprescindibile per una trasformazione positiva di Roma.
“Con il manifesto e con le nostre iniziative costruiamo un’idea di futuro nella Capitale – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – una visione strategica d’insieme, con l’ambiente unica strada possibile per restituire a Roma la sua magica bellezza, accorciare le distanze tra quartieri, periferie, persone, e disegnare una città a misura di uomo e di bambino”.
“Togliere le vetture private dalle strade perché o le auto o le persone, coniugare l’immenso portato storico e culturale di Roma con la modernità di nuovi mezzi di trasporto collettivo o tecnologici impianti di gestione dei rifiuti, rigenerare il patrimonio edilizio, riscoprire il capitale naturale immenso della città più verde d’Europa, quella più agricola e il comune costiero più grande del Continente, sono queste le pietre angolari sulle quali siamo convinti che vada costruita la visione d’insieme che, più di tutte è mancata, di come si dovrà trasformare Roma, in un’immagine nuova, bella, sana e vivibile, e con l’ambiente al centro”, aggiunge Scacchi.
“La città di Roma vive da troppi anni una situazione di degrado – commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – invivibilità, incuria e mal governo che ne hanno minato pesantemente la ‘grande bellezza’ nota in tutto il mondo. All’incapacità di governo, evidente nel disastro del ciclo dei rifiuti, della mobilità e del consumo di suolo, ha fatto da contraltare un grande fermento sociale che ha promosso progetti e iniziative dal basso che hanno in parte arginato il declino. È arrivato il momento di cambiare passo sulle politiche ambientali e sociali della città, replicando quanto già fatto con successo in altre capitali europee o a Milano. Sarà proprio sulle buone pratiche già concretizzate in altre metropoli che animeremo il dibattito dei prossimi 12 mesi che si concluderanno con l’elezione del nuovo sindaco della Capitale d’Italia”.
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