L’avvento di ogni nuovo anno porta sempre a riflettere su quali azioni si potrebbero
intraprendere in ottica di miglioramento e quali sono gli obiettivi che si intende perseguire nei
prossimi 12 mesi. Il 2022 è stato un anno nero per il settore dell’energia elettrica che ha
registrato un aumento dei costi sul mercato libero del +329% e ha contribuito all’emissione
di una grande quantità di anidride carbonica nell’aria, a causa dell’elevato utilizzo di
combustibili fossili, per la sua produzione.
Per questo motivo, Veos Digital (https://www.veos.digital) ha stilato una lista di sei
possibili buoni propositi per un 2023 all’insegna della sostenibilità. Veos Digital è una
realtà nata a settembre 2020 e facente capo a Veos Group, che ha da poco lanciato
Digiwatt, un’applicazione che disaggrega i consumi elettrici di case e uffici, al fine di aiutare
famiglie e imprese ad acquisire consapevolezza rispetto ai propri consumi di energia
elettrica, grazie all’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale.
“Disaggregando i consumi elettrici derivanti dai vari dispositivi ed elettrodomestici di
abitazioni ed uffici e analizzando tali consumi attraverso l’intelligenza artificiale possiamo
avere un quadro molto chiaro su quali sono i fattori che incidono maggiormente sulla
bolletta. Abbiamo scoperto, ad esempio, che l’elettronica di consumo ovvero monitor,
televisori, impianti stereo e l’illuminazione sono tra le voci di costo più rilevanti all’interno di
una famiglia media ed incidono per circa il 20/25%. Da settembre quando abbiamo lanciato
Digiwatt, abbiamo notato che gli utenti hanno ridotto realmente il consumo degli
elettrodomestici in stand-by grazie alla nostra tecnologia.” Spiega Simone Geravini, CEO
dell’azienda.
Quali sono quindi i consigli per un 2023 all’insegna di un consumo di energia consapevole e
sostenibile, secondo Veos Digital?
1. Sfruttare l’illuminazione naturale e ridurre gli sprechi: evitare di accendere le
lampadine di case ed uffici durante il giorno, quando è presente la luce del sole e
ricordarsi di spegnere gli interruttori quando si esce da una stanza, potrebbero
sembrare azioni fin troppo ovvie, ma mai scontate e rappresentano il primo passo
per combattere gli sprechi di energia elettrica.
2. Utilizzare gli elettrodomestici in modo consapevole: tra i maggiori responsabili
del consumo eccessivo di energia nelle abitazioni ci sono i grandi elettrodomestici
come ad esempio il frigorifero, il forno, la lavatrice, la lavastoviglie e i condizionatori.
Averne consapevolezza è il punto di partenza per mettere in campo alcuni semplici
accorgimenti per ridurne l’impatto. I rilevamenti fatti da Digiwatt hanno evidenziato
che in media, una famiglia di 4 persone accende la lavatrice 2 volte alla settimana e
la lavastoviglie 3 volte. Se si è sopra questa soglia è bene iniziare a pensare di
ottimizzare i carichi, limitandone la frequenza. Certamente, non bisogna dimenticare
che sui consumi influiscono anche fattori come il modello, la classe energetica e il
tipo di programma che viene impostato. Per quanto riguarda il forno elettrico, è
consigliato prediligere la cottura ventilata, evitare, quando possibile, il
preriscaldamento e limitare l’apertura durante il funzionamento. E’ importante, inoltre,
mantenere frigorifero e congelatore puliti e sbrinanti ed limitare il numero di aperture
nel corso della giornata, poiché, al fine di ristabilire la corretta temperatura, dopo ogni
chiusura, vengono utilizzati molti watt. Durante il periodo estivo, infine, i
condizionatori sono tra le principali cause dell’aumento del consumo di energia
elettrica, incidendo per il 30% sull’utilizzo totale della corrente in case ed ufficio. Per
questo, è fondamentale ricordarsi di chiudere le finestre quando sono in funzione,
spegnerli quando non si è in casa, prediligere la modalità deumidificatore ed evitarne
gli abusi.
3. Approfittare delle fasce orarie più economiche: non tutti sanno che esistono delle
fasce orarie in cui il costo dell’energia è inferiore, come ad esempio, la sera dalle
19.00 alle 23.00 oppure nel weekend. Dai sistemi di Digiwatt è emerso, infatti, che il
50% delle persone potrebbe registrare un grande risparmio in bolletta se
consumasse energia più consapevolmente, nelle fasce orarie migliori.
4. Acquistare elettrodomestici con una classe energetica più efficiente: sostituire i
vecchi elettrodomestici con quelli di ultima generazione comporta sicuramente un
investimento ma, sul lungo periodo, consente una riduzione dei consumi tra il 25% e
il 45% a seconda dell’apparecchio. La tecnologia Digiwatt ha calcolato per i clienti
che hanno, ad esempio, sostituito un vecchio frigorifero che il ritorno
dell’investimento è possibile in 2/3 anni.
5. Staccare i dispositivi in stand-by: Il 20% del consumo totale di elettricità è dovuto
ai cosiddetti carichi fantasma, ovvero a tutti quegli apparecchi connessi in stand-by
alla rete elettrica. Al fine di evitare l’utilizzo ingiustificato di elettricità è sufficiente
staccare la spina della corrente dagli elettrodomestici che non vengono utilizzati,
oppure grazie a Digiwatt che disabilita gli stand-by in automatico grazie a delle smart
plug connesse. Questa accortezza permetterebbe un risparmio di circa 500 kWh che
corrispondono a 320 kg di anidride carbonica in meno immessa nell’atmosfera.
6. Preferire le lampadine a LED: spegnere le luci non è l’unica soluzione per ridurre
l’utilizzo di energia. Un piccolo accorgimento, ma che sicuramente può fare la
differenza, consiste nell’utilizzo di lampadine a LED al posto di quelle alogene,
poiché garantiscono la stessa intensità di illuminazione ma consentono di risparmiare
fino al 90% di energia elettrica e hanno una durata superiore.
“L’appello che voglio fare a tutti coloro che si troveranno a stilare i buoni propositi e gli
obiettivi per l’anno nuovo è di non dimenticarsi di includere nella lista oltre all’iscrizione in
palestra, ai viaggi e all’aumento di libri letti anche qualche piccola azione quotidiana che
possa portare un grande beneficio sia all’ambiente che alle proprie finanze. Se non si ha
idea da dove partire, con Digwatt è possibile analizzare i propri consumi e ricevere
suggerimenti personalizzati su ciò che è più urgente risolvere.” – ha concluso Simone
Geravini, CEO di Veos Digital.