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Smaltire bene mascherine e guanti, lo spiega Enrico Brignano 

Smaltire bene mascherine e guanti, lo spiega Enrico Brignano

(Foto Adnkronos)

Gettare mascherine e guanti nell’indifferenziato, servirsi il più possibile di quelli riutilizzabili, non buttarli a terra per evitare gravi danni all’ambiente. Si concentra su questi tre punti la campagna di comunicazione del ministero dell’Ambiente, in collaborazione con la Guardia Costiera, Ispra, Iss, Enea e la commissione Colao, presentata oggi in conferenza stampa – la prima in presenza post-Covid – dal ministro Sergio Costa, a Roma nella sede del Comando generale della Guardia Costiera.

“Ricordati: mascherine e guanti vanno nell’indifferenziata. Oh, lo faccio anche io, eh!” – dice l’attore Enrico Brignano nello spot video realizzato dal ministero insieme con la Guardia Costiera. Disponibile da oggi, sarà trasmesso anche dalla Rai. Si ispira a quello realizzato da Nino Manfredi: Brignano eredita la sua empatia mostrando le conseguenze dell’abbandono di guanti e mascherine.

Oltre a questo spot, parte oggi una campagna social ‘Alla natura non serve’, con meme e video emozionali dall’hastag #buttalibene. Il concept muove da una delle foto simbolo della pandemia: un uccellino trovato intrappolato in una mascherina, che ovviamente agli animali non serve, così come non serve alle strade, alla natura, ai mari. Un messaggio per tutti, soprattutto per chi abbandona questi rifiuti, forse inconsapevole del danno ambientale che sta causando.

“Come persone siamo chiamati ad essere attori principali della salvaguardia ambientale” afferma il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, secondo cui “bisogna fare un scelta. Incominciamo a gettare bene quando è necessario ma se possiamo, noi che non siamo operatori sanitari, utilizziamo le mascherine non usa e getta: le possiamo lavare a casa e impiegare tante volte”.

I numeri del disastro. Secondo le stime dell’Ispra il fabbisogno giornaliero dei dispositivi di sicurezza individuale è stimato intorno ai 35/40 mln per le mascherine e ai 70/80 mln di guanti. La produzione complessiva di rifiuti da mascherine e guanti, fino alla fine del 2020, sarebbe dunque compresa tra le 160mila e le 440mila tonnellate, con un valore medio di 300mila tonnellate.

Secondo il presidente dell’Ispra, Stefano Laporta “si tratta di una quantità rimarchevole che potrà essere incrementata o diminuita in base all’evoluzione di questo virus e quindi alla situazione sanitaria in atto ma che dal punto di vista ambientale necessità di un intervento serio”.

La campagna, spiega Laporta, “si appella al senso civico dei cittadini. Bisogna rafforzare questa collaborazione e partecipazione con i cittadini” per evitare la dispersione nell’ambiente di questi rifiuti.

Mascherine e guanti monouso, spiega Costa “sono diventati un problema per l’ambiente, in Italia e nel resto del mondo. Da qui è nata la campagna istituzionale del ministero, affidata al carisma di Enrico Brignano, che con il suo potere di persuasione orienterà i comportamenti dei cittadini italiani nell’ottica di prestare attenzione all’ambiente. Anche tramite i social vogliamo raggiungere un pubblico vasto, soprattutto i più giovani. Perché oggi è il momento di agire per difendere la natura e il nostro pianeta dall’inquinamento. Non possiamo stare a guardare”.

“Una collaborazione, quella tra il Comando generale della Guardia costiera e il ministero dell’Ambiente, iniziata già lo scorso anno con il progetto di comunicazione e di educazione ambientale plasticfree, voluto per contrastare la dispersione delle microplastiche in mare e proseguita con la campagna ‘reti fantasma’ che vede impegnati i nostri nuclei subacquei nel recupero delle reti da pesca abbandonate nei fondali, che rappresentano un pericolo per la vita dell’ecosistema marino e per la sicurezza di bagnanti e subacquei” dichiara il Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, l’ammiraglio Giovanni Pettorino.

“Quest’anno il nostro impegno a fianco del Ministro Costa si è rinnovato attraverso un’intensa attività di monitoraggio ambientale volta a ‘fotografare’ lo stato de mare durante il periodo di lockdown e nella fase immediatamente successiva e oggi, in particolare, per sostenere questa importante campagna del ministero dell’Ambiente e lanciare un messaggio a coloro che sceglieranno le coste italiane per loro vacanze”.

“Questa iniziativa – ha scritto in un messaggio istituzionale il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro – è un ottimo esempio di come il contrasto alla pandemia coinvolga tutti gli aspetti della nostra convivenza e richieda uno sforzo comune e coordinato. Anche in questa fase della pandemia è importante che tutti agiamo nelle prospettive dell’agenda per lo sviluppo sostenibile dove il tema ambiente, insieme a quello della salute, siano centrali”.

Inoltre, sul sito del ministero dell’Ambiente è stata creata una pagina ad hoc, “All’ambiente non servono”, nella quale ci sono alcune domande e risposte sullo smaltimento corretto di guanti e mascherine e sulle modalità di uso delle mascherine riutilizzabili.

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