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Solidarietà, Fondazione Cariplo guarda al futuro e ai trend globali 

Solidarietà, Fondazione Cariplo guarda al futuro e ai trend globali

Da sinistra: Rebecca Christie, Sergio urbani, Claudia Sorlini, Giovanni Fosti, Paola Pessina, Luc Tayart de Borms, Luis de melo jeronimo, Guntram B. WOlff

Un confronto con le esperienze internazionali con l’intento di ascoltare, osservare e conoscere i megatrend a livello globale e per mettere a fuoco il contesto in cui si muove la filantropia nel mondo e cogliere spunti in vista della propria programmazione per i prossimi anni. Di questo si è discusso oggi a Milano, nella sede di Fondazione Cariplo, nel corso do un seminario che ha coinvolto i membri della Commissione Centrale di Beneficenza, del Consiglio di amministrazione, del Collegio sindacale e lo staff dirigenziale.

In apertura Guntram Wolff, direttore del think tank belga Bruegel, ha illustrato le principali sfide globali e i megatrend che caratterizzeranno la società nei prossimi 15 anni. Tra i temi trattati i cambiamenti climatici, sostenibilità, biodiversità, impatto della tecnologia sul lavoro, coesione sociale, movimenti migratori, invecchiamento della popolazione.

A seguire, una riflessione di Luca De Biase, giornalista del Sole 24ore, sul tema delle ‘Connessioni’, intese come stimolo a osservare il contesto moderno, connotato da dinamiche complesse, anche generate dalla digitalizzazione. Nella seconda parte, dopo l’introduzione di Gianpaolo Barbetta, responsabile dell’Osservatorio e Valutazione di Fondazione Cariplo che ha proposto una panoramica della filantropia e del ruolo delle fondazioni a livello globale, spazio alle testimonianze di due importanti fondazioni europee con cui Fondazione Cariplo collabora da anni: la portoghese Calouste Gulbenkian e la King Baudouin Foundation del Belgio.

Luis de Melo Jerónimo, direttore della Gulbenkian, ha condiviso l’esperienza, l’approccio strategico e la visione della sua fondazione, impegnata dal 1956 nei campi dell’arte, del sociale, della scienza e dell’istruzione con attività realizzate nella sede principale di Lisbona e nelle delegazioni di Parigi e Londra. Luc Tayart de Borms, direttore generale della King Baudouin Foundation, ha tracciato il bilancio della pluridecennale esperienza della fondazione belga a sostegno della crescita e dello sviluppo del Terzo Settore.

“Vogliamo dare un contributo concreto per accorciare le distanze che si stanno dilatando tra le persone, i luoghi, le organizzazioni. Dobbiamo innanzitutto comprendere a fondo i problemi su cui desideriamo incidere e in seguito trovare soluzioni efficaci, convinti che occorra lavorare sempre di più insieme, collaborando con istituzioni, fondazioni, non profit e realtà profit. Ognuno facendo la propria parte su questioni che riguardano tutti e soprattutto con senso di responsabilità verso le generazioni future”, dice Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo.

“Coabitano nei nostri paesi e nelle nostre città persone che vivono a pochi metri o pochi chilometri le une dalle altre, ma lontanissime per opportunità, aspirazioni, possibilità di riconoscersi come parte dello stesso destino, costruttori di un futuro comune. Accorciare queste distanze è la condizione necessaria per permettere a chi vive nel nostro territorio di ricominciare a essere e sentirsi parte della stessa comunità”, conclude.

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