Hand holding metal tray with recycle concept
Pubblicato il: 24/07/2019 13:57
di Loredana Errico
Un ‘cappotto’ di lana per la scuola, dove il rifiuto diventa risorsa e l’economia circolare è realtà. E’ la storia del comune di Malegno (Bs) che, grazie a questo particolare progetto di ristrutturazione della scuola elementare, si è aggiudicato il Cresco Award 2018 (nella categoria fino a 10.000 abitanti), l’iniziativa promossa da Fondazione Sodalitas in collaborazione con Anci (Associazione nazionale comuni italiani) che premia l’impegno dei comuni nella sostenibilità. Il progetto, spiega all’Adnkronos, il sindaco di Malegno, Paolo Erba, “è stato realizzato un anno e mezzo fa. Per ristrutturare la nostra scuola elementare degli anni 60, abbiamo pensato di lavorare sul risparmio energetico, utilizzando una risorsa del territorio”, la lana di pecora, appunto.
Prendendo spunto da altre realtà virtuose (“una Sardegna e un’altra in centro Italia”), è nata l’idea “di trasformare la lana tosata dagli allevatori della zona in un materiale coibentazione” superando così anche il problema dello smaltimento. Già, perché la lana di pecora è considerata rifiuto speciale e gli allevatori devono pagare per poterla smaltire. Da rifiuto destinato alla discarica o all’inceneritore, dunque, la lana di pecora in questo piccolo comune di duemila abitanti in provincia di Brescia, è diventata fonte di risparmio energetico con un’efficacia pari a quella di altre coibentazioni.
Ma il progetto, spiega il sindaco, “ha avuto anche un forte impatto educativo su ragazzi e cittadini per far capire come si realizza concretamente l’economia circolare”. L’intero intervento ha avuto un costo di 520mila euro “con un recupero energetico in bolletta del comune molto interessante”. A completare la ristrutturazione della scuola c’è anche l’adeguamento sismico e le luci a led.
Ma l’impegno di Malegno nella sostenibilità non finisce qui. Sempre dal un punto di vista energetico, spiega il sindaco, “abbiamo un parco fotovoltaico che ci consente di recuperare 200mila euro l’anno in bolletta e possiamo dire che produciamo più di quello che consumiamo”. Quanto alla raccolta differenziata “abbiamo introdotto la tariffazione puntuale con l’idea di avvicinarci al principio che chi inquina paga”.
Ad oggi, spiega Erba, “siamo ancora sotto 80%. Malegno è un comune piccolo che al suo interno ha due grosse realtà che producono tanti rifiuti su cui stiamo cecando di lavorare” Allo studio, oltre al sistema per riciclare i pannolini, “c’è anche l’idea di mettere in rete i pannolini lavabili creando una lavanderia industriale per la casa di riposo ma dobbiamo ancora valutarne la fattibilità, anche da un punto di vista ambientale”.
A Malegno forte è anche il sostegno alle famiglie: la scuola fa orari lunghi, fino alle 18, e i bambini tutti i giorni vi arrivano in pedibus.
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