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Sostenibilità: al via Ecomondo, a Rimini si progetta un futuro migliore  

Al via Ecomondo, a Rimini si progetta un futuro migliore

A Rimini si progetta un futuro migliore. Anche quest’anno torna l’appuntamento con Ecomondo, il salone organizzato da Italian Exhibition Group in programma dal 5 all’8 novembre al quartiere fieristico di Rimini, che si conferma palcoscenico delle imprese della sostenibilità. Si parte con gli Stati Generali della Green Economy (5 e 6 novembre), l’appuntamento promosso dal Consiglio Nazionale della Green Economy in collaborazione con il ministero dell’Ambiente e con il patrocinio del ministero dello Sviluppo Economico e della Commissione Europea. Giunti all’ottava edizione, quest’anno l’iniziativa è dedicata al ‘Green New Deal e sfida climatica: obiettivi e percorso al 2030’.

GREEN NEW DEAL? ECCO COS’È

I lavori prenderanno il via la mattina del 5 novembre. La sessione plenaria sarà aperta da Edo Ronchi, Consiglio Nazionale della Green Economy, che illustrerà le proposte per un Green New Deal e la Relazione 2019 sullo stato della Green Economy. Alla sessione parteciperanno Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia e delle Finanze; Sergio Costa, ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; Riccardo Fraccaro, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si prosegue la mattina del 6 novembre, con la sessione plenaria internazionale dedicata al tema ‘Clima e Green New Deal: un patto tra imprese e governi’ e i lavori si concluderanno nel pomeriggio.

Economia circolare: tra scenari e nuovi trend. L’evento faro è in programma mercoledì 6 novembre (ore 14) ‘Circular economy: the 21st-century economic paradigm to redefine growth and development’, organizzato dal Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo insieme a Intesa San Paolo Innovation Center. L’Italia è in Europa il Paese con il più alto indice di circolarità: 103 punti, davanti a Regno Unito (90) e Germania a 88 punti (Fonte Circular Economy Network). La conferenza metterà al centro dell’attenzione strumenti, processi e modelli finanziari utili ad agevolare la riprogettazione dell’ecosistema industriale in linea con il paradigma dell’economia circolare.

ECONOMIA CIRCOLARE: COSA C’È DA SAPERE

E ancora, il 7 novembre (ore 10), con l’evento ‘Circular economy good practices: panel of the italian circular economy stakeholders platform (Icep)’, in collaborazione con Enea, saranno illustrati gli obiettivi raggiunti dalla piattaforma italiana per l’economia circolare (Icesp) nata nel 2018.

Una serie di eventi organizzati dall’Agenzia Esecutiva della Commissione Europea, Easme (Executive Agency for Sme), nella giornata di giovedì 7 novembre passerà invece in rassegna i progetti e le azioni supportate e finanziate a livello europeo nei settori della mobilità sostenibile, dello spreco alimentare, dell’edilizia sostenibile e sulla tematica della gestione della plastica (in Europa ammontano a 25,8 milioni le tonnellate di rifiuti in plastica prodotti annualmente, di cui solo il 30% viene raccolto e avviato al riciclo).

La grande sfida sull’uso della plastica. La 23esima edizione di Ecomondo, dedica un ampio programma di incontri al tema della plastica. A fare da bussola, la Strategia Europea che ha portato nei mesi scorsi all’approvazione della direttiva che vieta la vendita dei prodotti in plastica monouso. Mercoledì 6 novembre (ore 10.00 Sala Ravezzi 1) il convegno ‘La Strategia italiana per la plastica’, a cura dell’Ufficio stampa del ministero dell’Ambiente, con la presenza del ministro Costa.

Il Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo, Legambiente, Corepla, Ippr, Associazione Mediterranea Acquacoltori, Università di Siena, Bluemed danno inoltre appuntamento a venerdì 8 novembre per fare il punto sul Marine Litter e Blue Economy, impatti e soluzioni dal mondo della pesca e dell´acquacoltura. Reti e attrezzi provenienti da attività di pesca e acquacoltura, persi o abbandonati, costituiscono circa un terzo dei rifiuti in plastica rinvenuti sulle spiagge europee e una proporzione maggiore in peso, arrivando fino a 11mila tonnellate per anno. Un’occasione per presentare le esperienze virtuose, in attesa dell’approvazione della legge ‘Salvamare’.

Le opportunità della bioeconomia. La bioeconomia in Italia si stima generi un valore della produzione di 330 miliardi, oltre il 10% del Pil con due milioni di occupati. (Fonte: Intesa San Paolo – Assobiotec). Il sistema economico delle bioplastiche è strettamente connesso con la raccolta del rifiuto organico e con il compostaggio industriale, ma anche con l’agricoltura. Secondo Plastic Consult, sono 252 le aziende che rappresentano il settore delle plastiche biodegradabili. Gli addetti sono raddoppiati negli ultimi anni, passando dalle 1.280 unità del 2012 alle 2.550 del 2018.

‘European research and innovation for the implementation of circular economy and bioeconomy’ è il titolo dell’evento ‘faro’ organizzato in collaborazione con l’OCSE e la Commissione Europea, per la giornata di venerdì 8 novembre (ore 10) e al quale prenderà parte il referente dell’OCSE James Philps insieme ai membri del Comitato Scientifico di Ecomondo Francesco Fatone (Politecnico delle Marche) e Mauro Majone (Università La Sapienza).

La frontiera del biogas. Nella giornata di mercoledì 6 novembre si terrà la XXI Conferenza sul compostaggio e digestione anaerobica organizzata da Comitato Tecnico Scientifico Ecomondo, Ispra, Cic e European Compost Network. Al centro del convegno, diventato per il settore un appuntamento fisso, sarà il ‘sistema compost’ e la qualità dei prodotti derivati dal recupero/riciclo degli scarti organici. Infine, in programma l’evento nazionale della piattaforma tecnologica nazionale per il biogas, che presenterà gli obiettivi raggiunti e le prospettive nazionali ed europee del settore.

La gestione sostenibile dell’acqua. In espansione la sezione espositiva di Global Water Expo, in collaborazione con Utilitalia, cui si affianca un panel di incontri scientifici. Anche in questa edizione si potrà conoscere da vicino l’evoluzione dei progetti di innovazione nel settore idrico co-finanziati dalla Commissione Europea, martedì 5 novembre durante l’incontro dal titolo ‘Water reuse in agriculture, sustainable irrigation and nature managed water cycle in the new european framework’.

Il premio. Anche quest’ anno torna il Premio per lo Sviluppo Sostenibile organizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, in collaborazione con Ecomondo. Giunto alla sua 11esima edizione, il riconoscimento mira a promuovere e valorizzare le buone pratiche. Per l’anno 2019 il Premio sarà articolato in 3 sezioni: Green City, in collaborazione con il Green City Network (Amministrazioni locali), Economia circolare, in collaborazione con il Circular Economy Network (Imprese), Energie rinnovabili (Imprese).

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