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Sostenibilità: Fater presenta Report su responsabilità sociale d’impresa 2020 

Ambiente, innovazione e cura delle persone, il Report di Fater

Una riduzione del 17% nell’uso della plastica vergine che arriverà al 50% entro il 2025; nei due stabilimenti italiani di Pescara e Campochiaro, rispettivamente, il 50% degli scarti di processo nel 2020 viene avviato a riciclo e i rifiuti industriali (solidi e liquidi) verranno ridotti entro il 2020 del 20% a fronte di una crescita delle quantità prodotte; l’avvio del progetto sperimentale Pampers Nuova Vita a Verona che ha promosso la partecipazione attiva dei cittadini per una raccolta di pannolini da destinare al riciclo e che ha prodotto 30 tonnellate di pannolini usati raccolti già nella fase di test.

Sono alcuni dei dati che emergono dal Report sulla responsabilità sociale d’impresa 2020 di Fater spa, attiva nel mercato dei prodotti assorbenti per la persona e nel settore dei prodotti per la pulizia della casa e dei tessuti.

“La nostra responsabilità sociale si sviluppa sulle direttrici di ambiente, innovazione e cura delle persone – osserva Piero Tansella, General Manager dell’azienda – Tre aree per descrivere Fater ma soprattutto per raccontare di noi, decisi a usare le nostre competenze e i nostri cuori per essere il cambiamento che vorremmo vedere nel mondo. Un piccolo passo nel desiderio di sostenere le future generazioni”.

Nel dettaglio, Fater entro il 2025 intende ridurre della metà l’utilizzo della plastica vergine nelle sue linee di prodotti per la detergenza della casa e dei tessuti e già nel primo semestre 2019/2020 ha superato il 50% dell’obiettivo annuale. Tale riduzione è possibile grazie a 3 fattori: l’impiego di plastica riciclata, la sgrammatura dei flaconi, e lo sviluppo del design di prodotti più eco-compatibili.

Lo stabilimento di Pescara è alimentato in gran parte tramite un impianto di cogenerazione da 8,9 MWe, realizzato utilizzando le tecnologie più all’avanguardia. Negli anni passati la sostituzione dei filtri ad umido con filtri a secco ha contribuito a ridurre le emissioni totali di polveri per unità standard dal 2017/18. Nello stabilimento di Pescara la sfida ora in corso è rendere circolare lo scarto di produzione, segnatamente pannolini per bambini, indirizzando a recupero nel 2020 il 50% del volume di scarto presso Contarina spa (TV) ove è collocata la macchina per il riciclo dei prodotti assorbenti sviluppata da FaterSmart (business unit di Fater spa).

La riduzione del post industrial waste vive un forte impegno anche presso lo stabilimento di Campochiaro in Molise che realizza i prodotti Ace: una riduzione del 20% dei rifiuti industriali (solidi e liquidi) entro il 2020 a fronte di una crescita delle quantità prodotte. Completano la visione nella riduzione degli impatti, oltre al recupero degli scarti liquidi che verranno utilizzati come sottoprodotti in altri processi produttivi, la riduzione del 25% del consumo di acqua industriale, e del 40% delle acque reflue.

Fater affronta anche il tema della riduzione dei mezzi circolanti su strada dal 2016. Progetti di migliore utilizzo del volume in altezza nel tir, uso di mezzi alternativi come la nave e un nuovo disegno della logistica della categoria detergenti Ace hanno già risparmiato all’ambiente, fra il 2016 e il 2019, circa 4.500 tonnellate di CO2 equivalente. Quest’anno Fater abbraccia una prospettiva più ampia: tagliare del 20% le emissioni da logistica nel periodo 2020-2025, cioè, si stima, ridurre gli impatti di circa 11.000 t di CO2 equivalente.

Le persone in Fater. Sono 1.600 i dipendenti dell’azienda e forte è la volontà di diventare sempre più un’azienda ‘in rosa’. Alcuni passi avanti sono stati compiuti nel segno del gender balance e in alcuni dipartimenti vi è una forte presenza di donne: nel marketing, con il 50% di donne, nel sales, con il 51%, e nella logistica, con il 42%.

Sul fronte della formazione, Fater ha sviluppato e diffuso in azienda un corso di formazione digitale sulla sostenibilità, la Green Academy. Un progetto grazie al quale, attraverso materiali sviluppati ad hoc come tutorial, test, supporti audio/video e contributi di autorevoli esperti sul tema, i dipendenti hanno avuto modo di maturare ulteriore consapevolezza sul fronte della sostenibilità. Nell’anno fiscale 2018-2019, l’azienda ha offerto ai propri dipendenti corsi di formazione e aggiornamento per un totale di 32.000 ore circa. Di questi 22.849 di formazione per la sicurezza sul lavoro e 9.587 di formazione manageriale.

Come detto, Fater ha affrontato il tema del post uso tramite la business unit FaterSmart che ha sviluppato il primo impianto in grado di riciclare i prodotti assorbenti usati per la persona. Non più discarica o inceneritore, ma recupero di plastica, cellulosa e polimero superassorbente; materie prime seconde che potranno dar luogo a opportunità di riapplicazione in molteplici processi produttivi. Se questo processo fosse applicato in tutta Italia sarebbe possibile riciclare circa il 4% dei rifiuti solidi urbani, arrivando a produrre annualmente 270.000 tonnellate di materie prime riciclate di alta qualità, evitando un volume di rifiuti equivalente a più di 14 campi da calcio, eliminando emissioni di CO2 pari a quelle generate ogni anno da più di 100.000 automobili.

Da qui nasce anche il progetto Pampers Nuova Vita a Verona che promuove la collaborazione dei cittadini per una raccolta sperimentale specifica di pannolini da destinare al riciclo. La fase pilota ha visto 1500 famiglie conferire prodotti usati all’interno degli appositi Smartbin, un cassonetto intelligente che, grazie alla app Pampers Nuova Vita, riconosce l’utente via smartphone e si apre automaticamente. Il cassonetto inoltre pesa la quantità di pannolini usati e attribuisce all’utente un buono sconto da utilizzare presso i punti vendita partner. I pannolini così raccolti vengono riciclati tramite l’impianto di FaterSmart operativo presso Contarina spa in provincia di Treviso. Già nella fase di test si sono ottenuti risultati sorprendenti: 30 tonnellate di pannolini usati raccolti, mentre 12 sono le tonnellate di CO2 evitate, pari alla quantità assorbita da 800 alberi.

Emergenza sanitaria. Fater ha fatto la sua parte, con 300.000 litri di candeggina Ace donati agli ospedali di 10 regioni italiane per igienizzare ambienti e superfici. A questo si aggiunge la donazione di ulteriori 5.000 litri di candeggina Ace a Tua, Trasporto Unico Abruzzese, per mantenere igienizzato il parco mezzi, e altri 1.500 litri al comune di Verona. La volontà di essere di aiuto ai cittadini ha condotto Fater a sviluppare in casa un modello di mascherina chirurgica, grazie alla modifica di una linea di produzione di assorbenti femminili. L’operazione è stata realizzata in due settimane, grazie all’impegno senza sosta di 30 persone per modificare la macchina e scegliere i materiali specifici. Sono state 250.000 le mascherine donate alla protezione civile.

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