Pubblicato il: 07/05/2019 14:47
Quasi 2 miliardi di euro distribuiti agli stakeholder del territorio servito, di cui 336 milioni nella sola provincia di Bologna. Il dato è contenuto nel Bilancio di Sostenibilità 2018 del Gruppo Hera e sottolinea l’impegno della multiutility per la creazione di valore condiviso. Nel 2018 il Gruppo ha generato una quota di Mol “a valore condiviso” di 375 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto allo scorso anno, pari a oltre un terzo del totale e prevista al 40% entro il 2022.
Il valore economico complessivamente distribuito sul territorio servito è stato di 1.913 milioni di euro, di cui 632 milioni ai fornitori locali. Ammonta a 336 milioni il valore economico distribuito nella sola Città Metropolitana di Bologna a lavoratori, azionisti, finanziatori e istituti bancari, pubblica amministrazione e comunità locale, fornitori locali, creando un indotto occupazionale di 1.144 posti di lavoro. I dipendenti di Hera nella provincia sono circa 2.500 e nel 2018 sono state 143 le assunzioni.
Nell’ambito dell’uso efficiente delle risorse, le attività rendicontate nel Bilancio di Sostenibilità da Hera riguardano principalmente l’economia circolare e la gestione sostenibile della risorsa idrica. Sul primo tema, nel 2018 la Città Metropolitana di Bologna ha registrato un ulteriore incremento della raccolta differenziata, giunta al 62%, e non ci sono stati conferimenti in discariche. Per quanto riguarda i costi del servizio di raccolta rifiuti, sul territorio di Bologna la spesa annua per una famiglia è stata di 286 euro, il 14% in meno della media italiana, percentuale che cresce ancora e arriva a -29% se si considerano le utenze non domestiche.
Grazie al progetto FarmacoAmico, che coinvolge 52 farmacie della provincia in 10 Comuni, si riutilizzano farmaci non scaduti per un valore di 331.000 euro all’anno mentre 111 tonnellate di ingombranti in buono stato hanno trovato una seconda vita grazie al progetto Cambia il finale, svolto in collaborazione con le onlus del territorio. Prosegue l’impegno per la sostenibilità del comparto fognario-depurativo. Nel territorio bolognese il 100% degli agglomerati urbani superiori a 2.000 abitanti equivalenti serviti dalla depurazione è adeguato alla normativa e lo è anche il 65% degli agglomerati inferiori ai 2.000 abitanti, con l’obiettivo di arrivare al 100% entro il 2021.
In questo ambito, grazie all’accordo siglato tra Hera, la Regione Emilia-Romagna e il Consorzio della Bonifica Renana, l’acqua in uscita dal depuratore Idar di Bologna viene riutilizzata a beneficio dell’equilibrio ecologico-ambientale, in particolare nei periodi di siccità, dei due principali canali del nodo idraulico cittadino, il Navile e il Savena Abbandonato. Nel 2018 sono stati utilizzati a questo scopo circa 500 mila metri cubi di acqua.
Sempre nel 2018 Hera ha fornito energia elettrica da fonti rinnovabili al 100% delle famiglie con contratto a mercato libero presenti nel territorio bolognese, dove il 15% dei clienti (circa 87mila) ha già aderito a offerte commerciali che favoriscono l’efficienza energetica o l’analisi dei consumi, il servizio gratuito che permette alle famiglie di confrontare i propri consumi energetici con quelli di un nucleo familiare simile. A questo si aggiungono le partnership, otto fino a ora, avviate con aziende del territorio per progetti di riduzione dei consumi.
Un esempio è l’accordo con Bio-on spa per la realizzazione e gestione nella sua sede a Castel San Pietro Terme di un nuovo polo tecnologico-energetico, con un impianto di trigenerazione di nuova concezione. Il risparmio energetico generato è di oltre 800 tonnellate di petrolio all’anno, equivalente a una riduzione di CO2 pari all’assorbimento annuale di un bosco di 320 ettari oppure pari all’eliminazione di 810 auto a gasolio dalle strade delle nostre città.
Complessivamente grazie a questi interventi e a quelli realizzati nelle sedi e impianti Hera nel bolognese, dal 2007 a oggi, sono state evitate 37mila tonnellate di CO2. Un ulteriore esempio è l’impianto per la produzione di biometano realizzato dalla multiutility a S. Agata Bolognese, senza ulteriore consumo di suolo e con un investimento di 37 milioni di euro. La sua capacità produttiva è di 7,5 milioni di metri cubi annui di biometano e 20 mila tonnellate di compost per l’agricoltura, ricavati da 135mila tonnellate di organico e verde/potature provenienti dalla raccolta differenziata dei cittadini.
Questo processo circolare è una filiera trasparente e certificata. Ogni metro cubo di biometano prodotto, infatti, è certificato da Bureau Veritas Italia, leader a livello mondiale nei servizi di ispezione, verifica di conformità e certificazione. Già oggi, a Bologna quattro autobus cittadini e una ventina di taxi viaggiano utilizzando il biometano dell’impianto di Hera, contribuendo così allo sviluppo sostenibile della città.
In ambito innovazione, il 40% dei contatori gas installati da Hera sono già elettronici. Sul tema inclusione sociale, è sempre alta l’attenzione di Hera nei confronti di chi ha più bisogno: sono state 20.000 le famiglie aiutate con la rateizzazione delle bollette, per un valore complessivo di 23 milioni di euro. Sui servizi erogati, annualmente viene effettuata una indagine tra i clienti e nel 2018 l’indice di soddisfazione sul territorio di Bologna ha ottenuto il punteggio di 72/100, rappresentativo di una elevata soddisfazione.
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