Pubblicato il: 15/07/2020 14:19
Per il terzo anno consecutivo il Gruppo Hera sale sul gradino più alto del podio nella categoria finanza sostenibile dell’Integrated Governance Index 2020, un autorevole modello di analisi del grado di integrazione nelle strategie aziendali dei fattori Esg (Enviromental, Social, Governance), ovvero delle attività che, oltre nel perseguire gli obiettivi tradizionali di business, considerano aspetti di natura sociale e ambientale e di governance.
La sostenibilità per la multiutility è parte stessa delle strategie finanziarie e d’impresa, con riferimento soprattutto agli obiettivi dell’Agenda Onu 2030. Anche gli strumenti finanziari, quindi, sono in linea con questa visione. La multiutility è stata, infatti, la prima azienda in Italia a lanciare un green bond già nel 2014, seguito da una seconda emissione nel 2019. Due anni fa, inoltre, Hera ha lanciato la prima linea di credito revolving sostenibile, introducendo un meccanismo premiante legato al raggiungimento di specifici obiettivi ambientali, sociali e di governance (ESG).
Tra questi, ad esempio, l’ulteriore riduzione dell’impronta di carbonio dalla produzione di energia, il raggiungimento di nuovi target di efficienza energetica, il miglioramento della raccolta differenziata. Da diversi anni, poi, la multiutility ha deciso di misurare e rendicontare in modo trasparente nel proprio bilancio di sostenibilità quella parte di margine operativo lordo generato dalle attività che rispondono agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Agenda Onu al 2030.
Questo MOL a “valore condiviso” è salito a quota 422,5 milioni nel 2019, pari al 39% del totale, con l’obiettivo di arrivare al 42% nel 2023, come delineato nel Piano industriale.
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