Pubblicato il: 27/09/2019 15:08
Eliminare gli sprechi, trasformando i rifiuti in risorsa, secondo la logica che tutto può avere una seconda vita. E’ l’economia circolare, di cui si sente tanto parlare, e che vede sempre più aziende impegnate a ripensare al proprio modello di business in un’ottica più responsabile per l’ambiente, la società e il territorio. Il tema dello sviluppo sostenibile ormai non può più essere ignorato perché, come ci ricordano i ragazzi di tutto il mondo del Friday for Future, non abbiamo un ‘pianeta B’.
I dati Ipsos sul 2018, resi disponibili per ‘Il Salone della Csr e dell’innovazione sociale’, mostrano un’attenzione diffusa allo sviluppo sostenibile, che viene ritenuto importante dal 92% degli abitanti del Nord-Est, dal 95% di quelli del Mezzogiorno e dal 96% di quelli del Nord-Ovest. E pur con declinazioni diverse delle priorità, sono l’attenzione all’ambiente e al territorio, la necessità di ridurre inquinamento e rifiuti gli aspetti che stanno più a cuore ai cittadini: vale per il 67% di loro nel centro Italia e per il 53% nel Nord-Est, lo dichiara 41% dei toscani, il 63% dei liguri e il 43% dei siciliani, solo per fare alcuni esempi.
Sul versante aziende, ad esplorarne i territori della sostenibilità ci pensa ogni anno ‘Il Salone della Csr e dell’innovazione sociale’ che per l’edizione 2019, in programma all’Università Bocconi di Milano l’1 e 2 ottobre, può contare sulla partecipazione di 215 organizzazioni e su 90 eventi e 390 relatori. Il Salone della Csr e dell’innovazione sociale si presenta come una vera piazza per favorire l’incontro e il dibattito fra le aziende responsabili e chi è attento all’ambiente e al sociale e dove le organizzazioni e gli stakeholder sono chiamati a stimolare il confronto per costruire insieme un futuro sostenibile.
Nell’edizione 2019 il focus sarà sulle modalità migliori per coinvolgere gli altri attori locali: dalle associazioni di categoria ai sindacati, dalle scuole alle università. “Si parlerà di attenzione al capitale relazionale, di impegno per il capitale naturale, della tecnologia come strumento per la sostenibilità – spiega Rossella Sobrero, del Gruppo Promotore del Salone – Il Salone è un’occasione per comprendere quali soluzioni sono già a portata di mano per risolvere problemi vecchi e nuovi, ma anche per immaginare quali saranno gli scenari futuri di un percorso verso uno sviluppo che dovrà essere sempre più sostenibile”.
Al Salone della Csr e dell’innovazione sociale non solo si discute di sostenibilità ma la si applica: dal 2014 la manifestazione è un evento sostenibile, attraverso un sistema di gestione conforme alla norma Iso 20121 la cui verifica verrà condotta, come negli anni precedenti, da Bureau Veritas Italia. Nel 2019 l’obiettivo è migliorare ulteriormente i risultati ottenuti negli anni precedenti.
Il Salone della Csr e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, Csr Manager Network, Fondazione Global Compact Network Italia, Asvis – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica.
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