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Sostenibilità: ricercatore, ‘bene principio cautela su triclosan nei dentifrici’  

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(Fotogramma)

Utilizzato in molti saponi, dentifrici ed altri prodotti per l’igiene orale, il triclosan è un antibatterico che da anni fa molto discutere. Nel 2016, è stato messo al bando negli Stati Uniti perché potenzialmente rischioso per la salute umana mentre in Unione Europea è tollerato con una concentrazione fino allo 0,3%, nei dentifrici. Ad accendere nuovamente i riflettori su questa molecola è la notizia rivelata da El Pais, secondo cui Colgate ha in programma di eliminare il triclosan dai suoi dentifrici. Ma si tratta di una sostanza veramente dannosa?

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Sugli impatti negativi sulla salute e sull’ambiente non ci sono evidenze scientifiche ma, spiega all’Adnkronos, Maurizio Peruzzini, del dipartimento di scienze chimiche del Cnr, “è bene viaggiare con il criterio di cautela”. Il triclosan “è usato da molti anni ed è una molecola che ha un’azione significativa nella riduzione delle cariche batteriche”. Guardando alla formula chimica del triclosan, però, la cautela è doverosa: “si tratta di una struttura che, molto alla lontana ricorda quella della diossina” afferma Peruzzini.








“Dai diversi studi questa molecola si è sempre rilevata innocua però il principio di cautela fa sì che forse sia meglio toglierla dal commercio”. Anche sull’impatto negativo sull’ambiente, “non ci sono evidenze scientifiche. Certo è che il Tricolsan essendo molto stabile ha il difetto di accumularsi nell’ambiente e la concentrazione in alcune zone può essere anche significativamente elevata”. Per cui, conclude Peruzzini, “la mano sul fuoco che sia una molecola completamente innocua non ce la metterei”.

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