Pubblicato il: 29/07/2020 12:08
Una riduzione del 42% delle emissioni di CO2 derivate dalle operazioni e un calo del 18% dei consumi di energia registrati nel 2019 rispetto al 2011 in 26 uffici: questi alcuni dei dati contenuti nel rapporto di responsabilità sociale e sostenibilità ambientale di Sita, il fornitore globale di tecnologia per il trasporto aereo, che punta a diventare ‘carbon neutral’ entro il 2022. I risultati sono stati ottenuti grazie al passaggio a energie rinnovabili, all’efficientamento energetico degli uffici, al consolidamento dei server, a investimenti in servizi di tele e videoconferenza, alla riduzione di sprechi nelle operazioni.
Secondo il report, oltre il 42% dell’energia nei 26 uffici in cui vengono rilevati i dati energetici proviene da fonti rinnovabili; per sei di questi il dato raggiunge il 100%: requisiti che rientrano in un programma che prevede entro i prossimi due anni il passaggio al 100% di energia rinnovabile o a tariffa verde in tutti i più grandi uffici di Sita.
“Abbiamo calcolato per la prima volta l’impatto ambientale di Sita nel 2012 – ricorda Sergio Colella, presidente Europa di Sita – da allora ogni anno lavoriamo per ampliare e migliorare continuamente i nostri programmi, con obiettivi concordati annualmente”.
Per raggiungere lo status di ‘carbon neutral’, Sita collabora con Natural Capital Partners e segue il CarbonNeutral Protocol, che richiede una valutazione rigorosa delle emissioni. Planet+, il programma carbon neutral promosso da Sita, si basa su due anni di riduzioni delle emissioni di carbonio dei viaggi di lavoro. Il monitoraggio è iniziato nel 2018 e nel giro di un anno Sita ha ottenuto una riduzione del 7,3% delle emissioni dei viaggi d’affari grazie agli investimenti in tecnologie collaborative.
Il programma Planet+ comprende le emissioni derivanti dalle spedizioni, dai rifiuti e dal consumo di energia in 25 uffici di Sita, dove lavora quasi la metà (45%) dei dipendenti. Anche le emissioni del data center di Sita, che rappresentano solo il 6% di quelle totali, vengono monitorate attentamente con iniziative intraprese nel 2019 per ridurre ulteriormente questo dato.
Negli ultimi due anni Sita ha compensato 25.500 tonnellate di CO2e (tonnellate di CO2 equivalente) finanziando progetti globali di riduzione delle emissioni di CO2 che sostengono gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu. Le iniziative di Sita hanno portato alle comunità in via di sviluppo di tutto il mondo benefici quali l’energia solare, l’acqua pulita, le aule digitali.
La politica ambientale di Sita comprende il riciclaggio sicuro e responsabile degli asset IT, anche di proprietà dei clienti. L’azienda ha riciclato oltre 17mila apparecchiature IT nel 2019 – circa la metà per conto dei clienti – grazie alla collaborazione con fornitori per monitorare e garantirne la conformità.
L’impegno di Sita si riflette anche nel rinnovo per altri tre anni della certificazione Iso 14001:2015 (Environmental Management Systems – EMS), già ottenuta tra il 2014 e il 2019, per sei uffici, tra cui quello a Roma. Sono sette gli uffici Sita nel mondo che hanno conseguito la certificazione – oltre alla sede italiana, Ginevra, Londra, Atlanta, Burlington, Montreal, Singapore – che complessivamente accolgono oltre il 40% del personale basato in ufficio.
SITA ha iniziato a raccogliere dati ambientali presso le sue sedi nel 2011, monitorando il consumo di elettricità, acqua, carta, il riciclaggio degli asset informatici, il chilometraggio dei viaggi aerei e altro ancora. Nel 2014 Sita come quadro di riferimento per gestire gli impatti ambientali e per garantire le migliori pratiche in materia ha adottato la certificazione ISO 14001:2015 (Environmental Management Systems – EMS), che fornisce ai clienti e ai partner di un’organizzazione la garanzia – verificata da un ente terzo – di un impegno verso la sostenibilità ambientale e le pratiche responsabili.
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