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Sostenibilità: Syngenta spinge su innovazione  

Syngenta, sostenibilità fa rima con innovazione

Migliorare ulteriormente i metodi di coltivazione e protezione dei raccolti, trovare soluzioni volte a rispondere alle sfide ambientali, sociali ed economiche, sempre più interconnesse. Syngenta spinge sull’innovazione e lo fa puntando su tre aree di attività specifiche: innovazione orientata alle esigenze della società e dell’ambiente, massima riduzione dei residui nelle colture e nell’ambiente, investimenti mirati a tutela degli agricoltori e dell’ambiente. L’annuncio di accelerare i programmi di innovazione arriva oggi, con l’obiettivo di rispondere sia alle crescenti sfide che gli agricoltori sono chiamati ad affrontare nel mondo, sia al cambio di prospettiva della società civile.

“Oggigiorno, gli agricoltori devono gestire il cambiamento climatico, l’erosione del suolo e la perdita di biodiversità e, allo stesso tempo, andare incontro alle nuove aspettative e idee dei consumatori in materia di tecnologie dedicate all’agricoltura – spiega Alexandra Brand, Chief Sustainability Officer di Syngenta – C’è un’innegabile richiesta di innovazione e di maggiore impegno nell’affrontare tali sfide in una maniera il più possibile positiva per agricoltori, consumatori e ambiente”.

Ecco nello specifico le tre aree di attività individuate. Innovazione orientata alle esigenze della società e dell’ambiente: il punto di vista della società e le esigenze ambientali, così come la risposta ai bisogni degli agricoltori, diventeranno sempre più motore per l’innovazione e i nuovi prodotti saranno sviluppati secondo principi di sostenibilità verificati esternamente e il portfolio definito in consultazione con agricoltori e stakeholder.

Massima riduzione dei residui nelle colture e nell’ambiente: Syngenta collaborerà con i partner coinvolti per ridurre ulteriormente i residui nelle colture, mantenendo inalterata la produttività, continuando a migliorare la salute del suolo, prevenendone l’erosione. Investimenti mirati a tutela degli agricoltori e dell’ambiente: collaborazioni con agricoltori, università e gruppi ambientalisti per ricercare e sviluppare nuove soluzioni e mercati sostenibili; i progressi e i risultati degli investimenti saranno riferiti in modo trasparente.

La decisione è il risultato di oltre 150 sessioni di confronto tenute in tutto il mondo, durante le quali sono stati raccolti punti di vista trasversali. Le sessioni hanno fornito un quadro sia delle aspettative della società e degli agricoltori sia del significato attribuito al concetto di “agricoltura sostenibile” dai diversi stakeholder coinvolti.

“C’è una richiesta innegabile di un cambio di passo nel nostro settore – continua Alexandra Brand – Il messaggio è giunto forte e chiaro da tutte le sessioni di confronto. Metteremo la nostra capacità d’innovazione sempre più al servizio delle aziende agricole, per aiutarle ad affrontare i cambiamenti climatici e adattarsi alle istanze dei consumatori tra cui, ad esempio, la riduzione di emissioni di carbonio e l’inversione di rotta nel processo di erosione del suolo e nella perdita di biodiversità”.

Le fasi successive includeranno ulteriori confronti con gli stakeholder allo scopo di definire con precisione gli obiettivi e le metriche per queste aree di attività e che verranno annunciati nel corso dell’anno. L’obiettivo è di ricavare dalle sessione di confronto preziose informazioni in vista della prossima fase di sviluppo del The Good Growth Plan il cui avvio è previsto nel 2020. La fase attuale, fa sapere Syngenta, partita sei anni fa, sta centrando con successo tutti gli obiettivi prefissati.

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