Pubblicato il: 28/05/2020 11:06
Un packaging sempre più sostenibile per Granarolo che presenta due novità nel mondo dello yogurt: Yomo Natura, lo yogurt italiano in vasetto di carta, e Yomo Extra, yogurt ricco di proteine e senza grassi, in vasetto Pet 100% riciclabile. Le due nuove linee, già disponibili da fine aprile in tutte le principali insegne e studiate nel segno della sostenibilità e del benessere, si inseriscono nel piano di rilancio di Yomo, lo storico brand sinonimo dello yogurt italiano dal 1947. Fino a oggi, il mondo dello yogurt è stato legato e condizionato dal vasetto di polistirene (Ps), che non ha una sua filiera di riciclo, pur essendo conferito nella plastica.
Nel contesto del piano triennale di Granarolo per la sostenibilità, che ha come riferimento il Goal 12 ‘Consumo e Produzione Responsabili’ dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, le due novità di packaging legate al mondo Yomo rappresentano un importante traguardo della R&D Packaging del Gruppo in fatto di materiali alternativi al Ps con una propria filiera di riciclo, nello specifico la carta e il Pet.
Molte sono le azioni concrete già attuate per ridurre l’impatto ambientale derivante dalle proprie confezioni, a partire dalla riduzione del peso degli imballaggi in plastica primari e secondari di latte e latticini, passando per l’utilizzo di materiali riciclati e il recupero di imballaggi di latte reso dal mercato, prima azienda in Italia ad occuparsene.
Il solo recupero delle bottiglie in plastica rese dal mercato, prima destinate a termovalorizzatore o discarica, ha permesso nel 2019 di avviare 273 tonnellate di plastica a R-Pet. L’obiettivo Granarolo è di risparmiare all’ambiente nel corso di tre anni 3787 t di Co2. Attualmente sono in corso sperimentazioni su materiali alternativi alla plastica, anche in sinergia con giovani start-up.
“In occasione del forum internazionale dedicato alla sostenibilità nella produzione industriale, svoltosi a Bologna a febbraio, è stato evidenziato come la nostra spesa porti nelle case di ogni italiano ben 50 chilogrammi di confezioni l’anno. Sono tre milioni di tonnellate di imballaggi”, ha commentato Filippo Marchi, direttore generale del Gruppo.
“Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a questo numero. L’industria ha il compito di farsi carico del problema che non è banale: occorre alleggerire, semplificare i sistemi di imballo e ottimizzare i processi produttivi, facilitare le attività di riciclo, utilizzare materie provenienti da riciclo, studiare nuove alternative, risparmiare materia prima nella logistica”.
“Ci stiamo impegnando per lavorare all’eco-design del packaging in chiave sostenibile. Quello di oggi su Yomo Natura è un bel traguardo: passiamo da un vasetto in PS con un impatto ambientale di 301g di Co2 eq/Kg di prodotto a un vasetto di carta con un impatto ambientale di 196g di Co2 eq/Kg di prodotto. Ne siamo orgogliosi” conclude Marchi.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Adnkronos.