“Ho sempre sostenuto le candidature italiane a patrimonio immateriale poi sulla transumanza in particolare sono stato ministro dell’Agricoltura e ho premiato i pastori ottantenni come primo atto e poi uno che si chiama ‘Pecoraro’ di cognome non può che essere favorevole. Ho sempre sostenuto i pastori”, dice.
Pecoraro Scanio ricorda, “avendo contribuito all’Arte del pizzaiolo napoletano come patrimonio dell’umanità, elemento al 100% solo italiano”, che questi riconoscimenti transnazionali “arricchiscono, come la dieta mediterranea e oggi la transumanza, l’elemento dell’identità territoriale italiana”.
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