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Xylella, per Bellanova la ricerca può fermare la diffusione del batterio

Il Salento come un terreno di sperimentazione e ricerca per fermare l’avanzata della Xylella: lo ha detto il ministro della Politiche agricole Teresa Bellanova, intervenendo a un convegno organizzato a Ginosa (Taranto).

“Ricerca, ricerca, ricerca: il Salento sia un campo di sperimentazione a cielo aperto”, ha detto il ministro. “E’ fondamentale – ha aggiunto – fermare l’avanzata del batterio verso le altre province pugliesi tenendo sotto stretto controllo i territori e intervenendo tempestivamente dove necessario. Ed è assolutamente prioritario rilanciare olivicoltura e attività frantoiane in Salento. E avere come obiettivo ineludibile la rigenerazione del paesaggio”.

Bellanova ha inoltre rilevato: “con il Piano da 300 milioni di euro dovremo stimolare la rinascita dell’olivo in Salento. È una grande scommessa, ma è questa l’identità di quella terra”. Per il ministro saranno necessari incentivi per impiantare il Leccino, che ha dimostrato maggiore resistenza alla Xylella, così come “è altrettanto necessario rafforzare l’interlocuzione con Bruxelles per un sostegno forte, perché evidentemente la Xylella è una falla evidente del sistema di controllo alle frontiere rispetto all’ingresso di piante con batteri pericolosi”. Per questo, ha aggiunto, “chiederemo alla Commissione Ue di sostenere in ogni modo il lavoro di migliaia di florovivaisti e agricoltori pugliesi”.

Bellanova ha sottolineato infine che “il resto dell’Italia è controllata e indenne”, rilevando che “nei mesi scorsi non sono mancati esempi di concorrenza sleale e di blocchi delle importazioni di materiale florovivaistico italiano per questa ragione”. E’ una battaglia, ha concluso, che si potrà vincere “se tutti saremo impegnati per lo stesso obiettivo. Che non può non essere la difesa e salvaguardia dell’olivicoltura salentina e la rigenerazione del paesaggio”

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