E’ stata la fondatrice della sezione WWF di Acqui terme, ma soprattutto la protagonista delle battaglie contro l’inquinamento della Val Bormida provocato dalla famigerata Acna di Gengio. Se n’è andata ieri a 95 anni, a causa delle complicazioni provocate dal CoronavirusAdriana Ghelli, che fu con il marito Giorgio tra i fondatori dei comitati di cittadini che chiedevano con forza il diritto alla salute e all’ambiente nella valle dei veleni provocati dall’industria chimica di Cengio. Insegnante di lettere nei licei, fu sua, nel ’97, l’idea di creare l’ormai prestigioso premio letterario Acqui Ambiente, che nel 2017 fu assegnato a Fulco Pratesi per il suo libro autobiografico “In nome del panda”.
“Una donna eccezionale – la ricorda il presidente onorario del WWF Italia, Fulco Pratesi – e una colonna del WWF nella battaglia per salvare la Valle Bormida, assieme al marito Giorgio. Ricordo quando su suo invito andai a visitare la valle, fu un esperienza drammatica appurare la situazione di un fiume che non aveva tracce di vita. Se oggi la situazione è migliorata, se le istituzioni hanno preso in carico il problema lo si deve anche all’attivismo e alla passione di Adriana, tra le prime a mobilitarsi. Persone così non ne nascono più purtroppo”.