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Alpini, in coda alla biglietteria del treno c’è anche il mulo

Brusca e striglia, striglia e brusca: il binomio Alpini e muli è indissolubile, tanto che uno di loro è stato immortalato educatamente in coda alla biglietteria di una stazione, destinazione Trento. E a Fina, mula alpina, hanno dedicato una poesia

Un patto non scritto, ma suggellato dalla fatica e dal cuore, quello tra muli e Alpini. Tanto da salvare le loro vite quando  l’esercito decise di disfarsi di tutti i muli mettendoli all’asta, con il rischio che finissero sul bancone del macellaio. 

Un rapporto meraviglioso che dura dalla notte dei tempi, descritto in una poesia dedicata a Fina, mula alpina, da Graziano de Biasi della sezione Ana di Vittorio Veneto:

 

F I N A… una mula alpina, vera

Il cielo è plumbeo in quest’alba d’autunno

Vedo la tua figura arrancare, con la testa china.

E mentre tutto s’avvolge d’arcano sapore

sali con passo cadenzato l’ennesima vetta della tua vita.

Trent’anni! Quante adunate, quanti sentieri, quanti ricordi!

Oggi vicino a te… quasi nessuno; non più abbeverate, né marce di giovani alpini;

l’egoismo, l’ottusità e l’arroganza di certi potenti hanno spento la tua esuberanza.

Il tuo soffocato grido si affievolisce nell’indifferenza di chi ti aveva esaltato.

Tu, che con quegli uomini giovani dalla penna nera avevi affrontato sentieri impervi,

tu, che di loro ne hai sopportato gli umori, l’ignoranza e la spesso stupida baldanza,

ti ritrovi inerte a guardare questo mondo nuovo, troppo diverso, irriconoscente.

Ti consola solo la carezza di un bambino, la lacrima sul volto d’un “vecio alpino”,

il ricordo di qualcuno che hai voluto accompagnare fino all’ultima dimora.

Troppo pochi gli uomini sull’attenti ad onorare una bandiera,

ancor meno quelli che si accorgono di te!

Qualcuno racconta dei tempi andati, qualche altro ricorda… molti fingono… .

E poi loro, “gli sconci per caso”; li guardi con tenerezza e con ostentata sufficienza;

ti danno poco, meriteresti di più!

Ma un po’ del loro tempo rubato alla famiglia

ed ogni tanto una… passata di brusca e striglia

ti danno la forza per resistere ancora.

Parlano di te ma tu non li senti, scrivono di te

ma tu non sai leggere sui loro fogli, solo nei loro pensieri.

Ascolti però le loro emozioni e sai imprimere in ognuno quella musica

che risuona come armonia antica nel passo ritmato dei tuoi zoccoli sul selciato.

 

Graziano De Biasi

Reparto Salmerie

ANA – Vittorio Veneto

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